venerdì 29 novembre 2013

Adesso basta con queste tasse: ho un tumore e da oggi inizia la mia disobbedienza fiscale

Quando è troppo è troppo. Adesso basta. 
E' una vita che pago tasse (dal 1992) ed contributi Inps (dal 1996 quando sono diventati obbligatori). 
Da quando mi sono ammalata di tumore al seno ho capito realmente cosa tutto questo mi dava in cambio. Nulla, assolutamente nulla. Da 5 mesi sono abbandonata dallo stato che da ventanni mi salassa e con me molti altri. Niente dall'invalidità civile, la domanda di indennità di malattia giace in attesa di essere lavorata, non oso immaginare cosa accadrà a quella per l'assegno ordinario di invalidità. La sanità pubblica fa quel che può, poco, molto poco ed arranca tanto che ci devi mettere tu in prima persona pezze e rattoppi continui guadando a vista quello che combinato e tirando fuori il portafoglio. Già in questa bella situazione, adesso lo stato ha il coraggio di venirmi anche a chiedere migliaia di euro di acconto Inps per il 2013. Eh no, adesso basta. Basta lamentarsi e lagnarsi, piangersi addosso e permettere che tutto questo continui ad avvelenarci la vita. Quando stato ed Inps dimostreranno segnali concreti che danno un senso alla loro esistenza ed al salasso che stanno perpretando da anni sugli autonomi a gestione separata, allora ricomincerò a fare la brava cittadina ubbidiente e contribuente. Da oggi inizio la mia disobbedienza fiscale e divento una cittadina incazzata ed una lavoratrice che si rifiuta di contribuire (la mia Cancer Card me ne dà diritto).
E' assolutamente inconcepibile che ad un qualsiasi lavoratore che si ammala di tumore sia concesso di continuare regolarmente, non solo a non perdere il suo lavoro, ma a percepire il suo stipendio, mentre i colleghi autonomi immediatamente sono costretti ad interrompere la propria attività dovendo continuare a sostenere i costi fissi ed a farsi succhiare il sangue senza alcuna garanzia, anzi, devono pure iniziare a nascondersi ben bene per non cominciare a stare sulle palle ai loro clienti attuali e potenziali.
Ma via, mica stiamo parlando di un'influenza!
Ma c'è forse un karma da scontare? Una pena da espiare? O c'è solamente l'assenza di grandi ordini, sindacati e poteri forti? Perchè dietro ad un autonomo con gestione separata non ci sta proprio nessuno, questa è la verità. In Italia gli unici che hanno fatto uno straccio di qualcosa per questa categoria sono i volontari di ACTA Associazione Consulenti del Terziario Avanzato.
Perchè non facciamo pressione per richiedere una detassazione per gli autonomi con patologie serie?.
Non ci viene riconosciuto quasi alcun diritto rispetto agli altri lavoratori, almeno riduceteci le tasse per un'annata!

Caro Thoreau, padre della lotta allo Stato e al potere, oltreché emblema della disobbedienza civile e della resistenza fiscale, aiutami tu. Sostienimi ed incoraggiami con le tue parole sagge e non farmi sentire sola:
“Tutti gli esseri umani riconoscono il diritto alla rivoluzione; vale a dire, il diritto di rifiutare obbedienza e di resistere al governo quando la sua tirannia o la sua inefficienza sono grandi e intollerabili. Ma quasi tutti dicono che attualmente non ci troviamo in questa situazione......"
".....fino a quando il governo che si è insediato non può essere contrastato o cambiato senza che ne sorgano problemi per tutti, è il volere di Dio che il governo sia obbedito - ma non oltre”

"Un essere umano non deve fare tutto, ma deve fare qualcosa".
Lo so, sarò sola in questa mia lotta, molto sola perchè siamo in Italia ed il nostro è ormai un paese così, abbiamo perso la capacità di indignarci, c'hanno lentamente abituato ad essere calpestati e, pur lamentandoci moltissimo, non sentiamo più nemmeno un vero dolore.
Io però sono in una condizione diversa.
Adesso ho molto meno da perdere.
Perchè un tumore o ti schiaccia o ti dà il coraggio di osare.
Io vado avanti.
Voi che fate?

7 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono con te!

      E' il momento di tirare fuori il coraggio e di smettere di fare finta che vada tutto bene. Tutto il mondo è in guai seri.

      E' giunto il momento di fare azioni sane, intelligenti, in prospettiva di creare un futuro di valore e di benessere per noi e per tutti gli esseri viventi.

      Divulgo ogni minuto libero questo sito e i tuoi post sui Social Network.

      Fammi sapere in che altro posso sostenerti.

      Inizio anch'io oggi stesso la mia disubbidienza civile.

      Elimina
    2. Anch'io sono nelle tue condizione...... Tumore al seno.. Chemio... Ho dovuto assumere personale per mantenere il mio lavoro, ma devo pagare INPS tasse.... Con soldi che non ho perché devo pagare due dipendenti.. Io lavoravo 10 ore al giorno... Certamente i miei dipendenti non possono lavorare le ore che facevo... E così per mantenere la mia attività mi sto indebitando sperando di non morire prima...

      Elimina
  2. Mi chiedo, me lo chiedo davvero, non per usare le parole a caso, davvero mi domando se bisogna ritrovarsi malati e soli di fronte a pretese di pagamenti da parte del fisco che da quanto ne so ora rientrano probabilmente nel reato di estorsione - dicevo, mi chiedo se davvero bisogna trovarci noi stessi nella stessa situazione prima di metterci in moto a fare qualcosa...

    RispondiElimina
  3. No, non credo che occorre vivere in prima persona certe situazioni per trovare la motivazione sufficiente per muoversi rispetto ad esse. Sto ricevendo supporto concreto anche da persone non sono malate o sole. Incrociamo le dita perchè ACTA si sta muovendo e forse ce la facciamo a farla questa battaglia......

    RispondiElimina
  4. Ma poi, non è forse il caso, quando Daniela disubbidisce, che disubbidiamo tutti, così da non lasciarla sola ad essere l'unica che si oppone ad un sistema ingiusto e iniquo?

    RispondiElimina
  5. Meno male, Acta o chi per essa, una soluzione va trovata e molto, molto in fretta!!!

    Ad ogni modo mi sa che risolverebbe solo qualche aspetto dell'intera questione, magari con la classica frase "In via del tutto eccezionale solo per lei e in modo che questo non costituisca precedente per altri" o stupidaggini simili che questi personaggi aggiungono quando concedono qualcosa perchè si sentono messi alle strette.

    Se fossimo davvero in tanti, ci scommettete che si troverebbe una SOLUZIONE VERA ED AD AMPIO RAGGIO LA SI TROVEREBBE DA SUBITO, nel giro di giorni se non di ore, sia per il caso di Daniela che per tutte le altre persone schiacciate da una burocrazia e di una sanità che è del tutto evidente che NON FUNZIONA?

    Mi chiedo davvero, sono la sola a pensare che le richieste di cui tu ti sei fatta portavoce devono necessariamente essere sostenute da tutti noi, seguendo il suo esempio?

    Penso di sì, se vogliamo che qualcosa cambi davvero, e in fretta.

    Per quanto riguarda me DA OGGI DISUBBIDISCO ANCH'IO non solo sul pagamento di tasse non dovute, ma anche a qualsiasi altra regola che sia dichiaratamente ingiusta, perché quando una regola è ingiusta accettarla, seguirla e non violarla significa legittimarla. E invece io non darò mai più la mia adesione o la mia approvazione a regole che non condivido, e di certo non a quelle che LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE CONSIDERA INGIUSTE.

    Qui ci sono in ballo casi di vita o di morte, non stiamo parlando di sciocchezze. Si parla di abitazioni messe in vendita, di beni messi sotto sigillo, di automobili con fermi amministrativi. Si parla di persone che perdono ogni cosa, si parla di disperazioni tali da condurre al suicidio, come la mia amica Ilaria che mi ha scritto oggi dicendo che sta pensando di farla finita perché sta per perdere la casa in cui è cresciuta e non sa dove altro andare con i suoi due gatti.

    Sono cose gravissime, tanto gravi quanto ingiuste e basate su regole scritte male e mai rivedute.

    Per come la penso io è semplicemente una questione di come si desidera stare al mondo, se come persone forti e fiere o se si preferisce vivere come agnellini che se ne stanno nell'ovile sperando di non essere il prossimo a fare una brutta fine per qualche barbara tradizione Pasquale.

    L'unione fa la forza, e per come la penso, tutti noi dobbiamo fare lo stesso.

    Questo senza alcun dubbio almeno fino a che non venga decretata una immediata azione di sostegno a persone che si trovano nella situazione di Daniela e di migliaia di altri imprenditori, che deve per forza prevedere LA COPERTURA DELLE SPESE MEDICHE, un ADEGUATO SUPPORTO ad una donna che ora si trova in difficoltà, o perlomeno - dico PERLOMENO! l'IMMEDIATA SOSPENSIONE DI RICHIESTE DI PAGAMENTI da parte degli apparati burocratici.

    A me sembra il minimo, ma davvero il minimo che si può chiedere.

    Dopo e di peggio non c'è che, come dicono a Venezia, il tirarsi giù le braghe....

    RispondiElimina

Stai commentando come utente anonimo o con il tuo account Google. Consulta la Privacy Policy