Il tema delle statistiche e delle probabilità riguardo ai tumori è un argomento molto interessante. I numeri abbondano. Ecco qualche dato del 2008 (fonte LILT Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori).
In Italia, dopo le malattie cardiovascolari, i tumori rappresentano la principale causa di morte
L’incidenza del tumore al seno è in crescita: 39.735 nuovi casi nel 2007: 30% fra le donne fino a 50 anni; 45% fra le donne da 50 a 70 anni; 25% fra le donne di oltre 70 anni
E’ la prima causa di morte fra le donne di 35-45 anni. La mortalità è in diminuzione: 9045 nel 2007.
La guaribilità globale è dell’88% nei casi operabili; nei casi operabili ma avanzati è del 50%; nei casi non operabili è del 95%;
Si stima che nel 2007 in Europa l’incidenza del tumore al seno sia stata di oltre 280.000 nuovi casi e la mortalità di circa 75.000 casi.
In Italia convivono con questo tumore oltre 400.000 donne
Il tumore alla mammella rappresentava per il genere femminile il 26,7% delle diagnosi di tumore nel periodo 1990-1994 e il 28,9% nel periodo 2000-2004
Dalla nascita ai 74 anni una donna su 11 ha la probabilità teorica di avere una diagnosi di tumore della mammella
Il tumore della mammella rappresenta il 36% di tutte le diagnosi di tumore femminile nella classe di età 0-45 anni, il 41,1% nella classe 45-64 e il 22,3% per le donne con oltre 65 anni.
Emerge una trasmissione genetica in una percentuale compresa tra il 5 e il 7 per cento della casistica complessiva; parallelamente, anche se biologicamente molto diverse, vi sono neoplasie sporadiche che si manifestano in determinati contesti familiari e che comunque identificano gruppi di donne a maggior rischio di malattia.
Si stima che la probabilità di morire per un carcinoma mammario in donne con meno di 40 anni sia di circa il 52 per cento maggiore rispetto alle donne con più di 40 anni; tutto ciò non solo a causa della mancanza di programmi di screening ma anche per la maggior incidenza di carcinomi più aggressivi
La mortalità per tumore alla mammella si è sensibilmente ridotta negli anni ’90, ma si è sostanzialmente stabilizzata dal 2001 (11.309 casi nel 2002 e 10.793 casi nel 2004 ) con un tasso standardizzato di mortalità pari a 2,76 ogni 10.000 donne
I livelli di sopravvivenza sono cresciuti e hanno superato l’85% di sopravvivenza relativa a 5 anni, anche se si registra tuttora un forte svantaggio per le donne residenti nel Sud Italia
L’incidenza del tumore al seno è in crescita: 39.735 nuovi casi nel 2007: 30% fra le donne fino a 50 anni; 45% fra le donne da 50 a 70 anni; 25% fra le donne di oltre 70 anni
E’ la prima causa di morte fra le donne di 35-45 anni. La mortalità è in diminuzione: 9045 nel 2007.
La guaribilità globale è dell’88% nei casi operabili; nei casi operabili ma avanzati è del 50%; nei casi non operabili è del 95%;
Si stima che nel 2007 in Europa l’incidenza del tumore al seno sia stata di oltre 280.000 nuovi casi e la mortalità di circa 75.000 casi.
In Italia convivono con questo tumore oltre 400.000 donne
Il tumore alla mammella rappresentava per il genere femminile il 26,7% delle diagnosi di tumore nel periodo 1990-1994 e il 28,9% nel periodo 2000-2004
Dalla nascita ai 74 anni una donna su 11 ha la probabilità teorica di avere una diagnosi di tumore della mammella
Il tumore della mammella rappresenta il 36% di tutte le diagnosi di tumore femminile nella classe di età 0-45 anni, il 41,1% nella classe 45-64 e il 22,3% per le donne con oltre 65 anni.
Emerge una trasmissione genetica in una percentuale compresa tra il 5 e il 7 per cento della casistica complessiva; parallelamente, anche se biologicamente molto diverse, vi sono neoplasie sporadiche che si manifestano in determinati contesti familiari e che comunque identificano gruppi di donne a maggior rischio di malattia.
Si stima che la probabilità di morire per un carcinoma mammario in donne con meno di 40 anni sia di circa il 52 per cento maggiore rispetto alle donne con più di 40 anni; tutto ciò non solo a causa della mancanza di programmi di screening ma anche per la maggior incidenza di carcinomi più aggressivi
La mortalità per tumore alla mammella si è sensibilmente ridotta negli anni ’90, ma si è sostanzialmente stabilizzata dal 2001 (11.309 casi nel 2002 e 10.793 casi nel 2004 ) con un tasso standardizzato di mortalità pari a 2,76 ogni 10.000 donne
I livelli di sopravvivenza sono cresciuti e hanno superato l’85% di sopravvivenza relativa a 5 anni, anche se si registra tuttora un forte svantaggio per le donne residenti nel Sud Italia
Ci sarebbero poi le statistiche sull'efficacia delle terapie (chemioterapia, radioterapia, terapia ormonale.....). Ma qua mi fermo perchè se ne trovano molte e spesso discordanti.
Afrodite K si è fatta un'idea piuttosto precisa della questione "numeri".
Un tumore è in ogni caso un terno al lotto. Le statistiche sono interessanti. Interessanti e punto. Ognuno di noi ha un nome ed una magia tutta sua, pure un robot, e questo le statistiche non lo contempleranno mai. Nonostante un 99,99% dell'efficacia di una terapia o della probabilità di sopravvivere dichiarato da ipotetiche statistiche magari la mia storia potrebbe rientrare invece nello 0,01% che rappresenterà un eccezione. O viceversa. Nessuna statistica e nessun medico potranno mai dirvi con sicurezza a quale categoria appartenete. La nostra vita, il nostro tumore manterrà sempre una parte di mistero imperscrutabile ed insondabile da parte di qualsiasi medicina, tradizionale e non.
Da quando mi sono ammalata ho sempre raccolto un sacco d'informazioni, da varie fonti e poi, TUTTE le decisioni che ho preso sono state frutto della MIA intelligenza intuitiva, quello che IO percepivo come buono per me da fare o non fare. E per ora non mi sono pentita.
Un tumore è in ogni caso un terno al lotto. Le statistiche sono interessanti. Interessanti e punto. Ognuno di noi ha un nome ed una magia tutta sua, pure un robot, e questo le statistiche non lo contempleranno mai. Nonostante un 99,99% dell'efficacia di una terapia o della probabilità di sopravvivere dichiarato da ipotetiche statistiche magari la mia storia potrebbe rientrare invece nello 0,01% che rappresenterà un eccezione. O viceversa. Nessuna statistica e nessun medico potranno mai dirvi con sicurezza a quale categoria appartenete. La nostra vita, il nostro tumore manterrà sempre una parte di mistero imperscrutabile ed insondabile da parte di qualsiasi medicina, tradizionale e non.
Da quando mi sono ammalata ho sempre raccolto un sacco d'informazioni, da varie fonti e poi, TUTTE le decisioni che ho preso sono state frutto della MIA intelligenza intuitiva, quello che IO percepivo come buono per me da fare o non fare. E per ora non mi sono pentita.
Occhio quindi a ciò che leggete o a quello che dicono i medici (che poverini si attaccano ai dati ed ai protocolli, che altro potrebbero fare?), e dopo aver ascoltato, letto, approfondito, andate dove vi porta il cuore.......
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