venerdì 15 novembre 2013

Il Kintsugi giapponese e le cicatrici al seno


"Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro. Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello. Questa tecnica è chiamata "Kintsugi." Oro al posto della colla. Metallo pregiato invece di una sostanza adesiva trasparente.
E la differenza è tutta qui: occultare l'integrità perduta o esaltare la storia della ricomposizione?
Chi vive in Occidente fa fatica a fare pace con le crepe.

"Spaccatura, frattura, ferita" sono percepiti come l'effetto meccanicistico di una colpa, perchè il pensiero digitale ci ha addestrati a percorrere sempre e solo una delle biforcazioni: o è intatto, o è rotto. Se è rotto, è colpa di qualcuno. Il pensiero analogico -arcaico, mitico, simbolico- invece, rifiuta le dicotomie e ci riporta alla compresenza degli opposti, che smettono di essere tali nel continuo osmotico fluire della vita. La Vita è integrità e rottura insieme, perché è ri-composizione costante ed eterna. Rendere belle e preziose le "persone" che hanno sofferto......questa tecnica si chiama "amore". Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, e a volte no, ma in entrambi i casi, è una parte del grande puzzle, della musica profonda, del grande gioco. Il dolore fa due cose: Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiato. E ti lascia più saggio, a volte. In alcuni casi ti lascia più forte. In entrambe le circostanze, il dolore lascia il segno, e tutto ciò che di importante potrà mai accadere nella tua vita lo comporterà in un modo o nell’altro. I giapponesi che hanno inventato il Kintsugi l'hanno capito più di sei secoli fa - e ce lo ricordano sottolineandolo in oro."

Quando ho trovato queste riflessioni le ho sentite talmente vere e vive che potevo quasi percepire di averle scritte io stessa. Credo che rappresentino come non mai tutto il popolo delle donne operate al seno. Quelle che poi sono pure lavoratrici autonome forse ancor di più. Perchè, per loro, la strada è ancora più in salita e quindi c'è tanto oro in più nelle loro ferite.

1 commento:

  1. Guarda te la sincronicità.
    Ieri stavo trascrivendo un articolo su quello che veniva definito pensiero semplice/lineare (quello che va per dicotomie giusto-sbagliato, intero-rotto, sano-malato) al pensiero complesso/circolare che sa vedere ben oltre queste suddivisioni tanto facili e semplici quanto riduttive della totalità della realtà.
    Scrivo questa cosa sul pensiero e di tutti i guai che sta causando il pensiero semplice/dicotomico/lineare/digitale o come si vuole chiamarlo, e la sera dopo capito su questa pagina, ancora mai vista prima...

    RispondiElimina

Stai commentando come utente anonimo o con il tuo account Google. Consulta la Privacy Policy