mercoledì 11 dicembre 2013

Basta con le Testimonial Vip: voglio donne normali a parlare del tumore al seno

Le campagne mediatiche per la prevenzione del tumore al seno abbondano. Soprattutto in ottobre che è il mese "rosa" nel quale per 31 giorni affoghiamo letteralmente in fiocchetti rosa che ci circondano ovunque.
Non mi ero mai particolarmente stupita che per queste campagne, come per moltissime altre, venissero sfruttate personalità famose dello spettacolo, dello sport e della cultura. In fin dei conti si tratta pur sempre di operazioni di comunicazioni e marketing che hanno le stesse strategie e strumenti utilizzati nel mondo del business. Da quando però il tumore al seno per me non è più solo oggetto di controlli periodici e di prevenzione ma è diventato una cruda realtà ed è entrato buttando giù la porta della mia vita senza nemmeno bussare, come dire...., tutto mi appare diverso e sono necessariamente diventata più sensibile ed anche incazzereccia rispetto a certi stimoli.

Non parliamo poi di tutto il gossip, che ormai è diventato sport nazionale, delle varie guarigioni, delle super vip che vincono il cancro al seno: Angelina Jolie (che lo ha prevenuto), Anastacia, Kelly Minogue, Cynthia Nixon, Edie Falco e così via. Tutte donne rispettabilissime nella loro malattia, ci mancherebbe, ma anche donne superprivilegiate nella diagnosi, nella cura e nella gestione del dopo.
Testimonial vip e madrine glamour dei fiocchetti rosa saranno anche importanti ma mancano completamente le storie complicate ed i drammi delle donne normali con i loro racconti del dopo intervento con i mille problemi da affrontare. Donne lasciate dai loro compagni, sole ad affrontare le infinite spese di un tumore al seno, donne che perdono il lavoro o fanno fatica a riprenderlo, donne che ce l'hanno fatta ma che raccontano anche tutto quello che non va, le difficoltà ed i problemi che incontrano. Donne che magari sono ancora lì e non lo sanno nemmeno come andrà a finire.
E poi le storie di quelle donne che non ce l'hanno fatta, di quelle che si riempiono di metastasi nonostante anni di cure massacranti. Quelle non fanno audience? Non sono carine da mostrare forse?
Insomma, apprezzerei molto campagne informative e di prevenzione più terra terra, con donne del mondo reale che raccontano le loro difficoltà quotidiane, le ingiustizie che hanno dovuto subire, il modo che hanno trovato di superare certi ostacoli e come invece su altre cose sono rimaste schiacciate. Questo sarebbe davvero realistico ed utile per le altre donne.
Avere un tumore al seno non fa affatto figo. E' decisamente una gran rottura di scatole, ve l'assicuro ed essere rappresentata da poche superdonne che, pur nel dolore della malattia, la possono affrontare con tutti i salvagenti di questo mondo, mi fa anche un pò girare le palle (che mi son venute da quando mi sono ammalata).
Leggetevi questo interessantissimo ed approfondito articolo sul rapporto tra tumore al seno e media: Angelina e le amazzoni glamour: quando i mass media raccontano il tumore al seno 

2 commenti:

  1. Salve Afrodite K,
    La ringrazio per aver citato e apprezzato il mio intervento su mass media e tumore al seno.
    Anche se non sono coinvolta con il mio seno ho cercato di fare il punto su una questione che riguarda la sofferenza dei malati e dei loro cari.

    Il suo blog dimostra che di fronte a questo problema serve informazione seria non solo sul campo medico, tantomeno su quello "sentimentale": meno business della retorica, più attenzione anche per le vere questioni pratiche!

    Le auguro di ricevere presto tutti gli sprazzi di serenità che ha chiesto a Babbo Natale in attesa della completa guarigione.

    Un abbraccio

    Sonia Calamiello


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  2. In effetti anche io, da avvocato che ha dovuto smettere di lavorare dopo la malattia- per fortuna ho il supporto economico dei genitori,non essendo sposata- a volte mi sono posta domande, ad esempio sui capelli e la cura antiormonale. Nei bugiardini si legge che si diventa quasi calve! Però poi vedi Kylie Minogue con chiome meravigliose. Insomma, vorrei anche io un credibile raffronto di donne normali che ce l'hanno fatta. Queste vip hanno eserciti di medici, trainer, dietologi e parrucchieri. Certo che rimangono strafighe anche con due o tre tumori! Ma noi donne normali??? In tutto questo spariamo!

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