giovedì 2 ottobre 2014

La Nestè impegnata contro il cancro al seno: complimenti per la genialata!

Purtroppo l'antidoto per le stronzate che s'inventano pur di parlare di tette, far vedere tette, vendere inneggiando le tette, ancora non l'hanno inventato. A noi donne, che il cancro al seno lo conosciamo davvero, ci tocca sopporta' spot, iniziative, raccolte fondi, tutte inneggianti la lotta al cancro e l'impegno per la prevenzione a suon di strumentalizzazione pseudosessuosa delle nostre povere pocce. Pure la Nestè s'è voluta esibire. E brava va.... di sicuro tutte le donne dopo aver visto il vostro SPOT correranno a mangiarsi con gli occhi le tette davanti allo specchio e a tocchicciarselo tutto. Io, dopo averlo visto, c'ho avuto un rigurgito stomacale, ma magari sono io che non vado bene.... Ormai è certo, dopo l'ingegnosa campagna #fatevedereletette, è legittimato il filone della comunicazione pubblicitaria "tettenostop". Gli uomini, poracci, mi fanno quasi un pò pena, trattati come assatanati guardoni dal monopensiero. Forse sarà anche vero, ma a me, fossi un uomo, mi darebbe di molto fastidio essere etichettato così. Mi raccomando donne e uomini, cliccate mi piace a tutta manetta e fate scorta dei prodotti Nestè, perchè il mal voluto un n'è mai troppo.....
Firmato Afrodite K parecchio nervosa.....

4 commenti:

  1. sono sguardi anzi brevi anche brevissime occhiate normali, per nulla lascive (e non sono solo di uomini), non ci vedo nulla di male, non c'entra nulla l'essere guardoni assatanati..è normale che uomini e donne si guardino e si ammirino reciprocamente. lo spot può essere discutibile e criticabile per tante ragioni (consideriamo che non si rivolge a chi ha già il cancro e lo conosce bene ma a chi non lo conosce e non si controlla) ma uno sguardo, un'occhiata se non è insistente, sbavante , sgradita a chi la riceve non è una cosa di cui vergognarsi

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    1. Non ci siamo Paolo, non ci siamo proprio..... Nessuno contesta la naturalezza o la legittimità dello sguardo. Qua la questione è ben altra. Usare le tette, sempre stranamente abbondanti e scollacciate, usarle per il loro aspetto estetico, ribadendo stereotipi vecchi come il cucco sulla bellezza femminile, usarle così per veicolare un messaggio serio e importante come la prevenzione del cancro al seno, no, proprio no. Usatele per vendere macchine e reggiseni, usatele nei talk show, fate quello che vi pare, ma il cancro al seno è una cosa seria e la prevenzione, mi spiace ma non si fa così......cara Nestlè

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    2. comunque c'è chi avrebbe da ridire anche sull'usare le tette per vendere macchine (o comunque prodotti che col seno femminile non hanno nessuna relazione)

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    3. ho detto che lo spot è discutibile, infatti (va accettato che il seno ha anche una valenza sessuale e non c'è nulla di male in questo ma tirarla in ballo in una campagna di prevenzione sanitaria è errato)

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