giovedì 30 ottobre 2014

La battaglia dei lavoratori autonomi che si ammalano arriva alla Commissione Lavoro della Camera

Dopo essere arrivata alla Commissione Lavoro del Senato il 5 giugno 2014, la battaglia per la tutela della malattia dei lavoratori autonomi arriva anche alla Camera. Il 28 ottobre 2014, infatti, la Commissione Lavoro della Camera ha svolto alcune audizioni informali per quanto riguarda la riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché il riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. 

Tra le varie audizioni previste per la mattinata c'è stata anche quella di Acta (Associazione Consulenti Terziario Avanzato) rappresentata dalla presidente, Anna Soru, che ha presentato le problematiche e le richieste dei lavoratori autonomi appartenenti alla gestione separata Inps: tutto il mondo di quei freelance ignorati dalle istituzioni, dal Jobs Act e dalla Legge di Stabilità (ricercatori, formatori, informatici, designer, grafici, traduttori e interpreti, esperti di marketing e di organizzazione, operatori audiovisivi, illustratori, organizzatori di eventi ed in genere le professioni tecniche che offrono consulenza alle imprese pubbliche o private).
Per quanto riguarda le richieste di maggiore tutela in caso di malattia Anna Soru ha dato la parola a Daniela Fregosi in arte Afrodite K come persona, per così dire, a "conoscenza dei fatti" non solo per l'esperienza personale vissuta con il cancro al seno ma soprattutto per le innumerevoli storie che da tutta Italia sono arrivate al suo Blog (di cui solo un piccolissima parte figurano nella sezione Le Altre Storie costituita da persone che hanno dato il consenso alla pubblicazione) oppure confluite nei commenti allegati alle firme della Petizione "Diritti ed assistenza per i lavoratori autonomi che si ammalano".
La stessa Consigliera Nazionale di Parità presso il Ministero del Lavoro ha manifestato, pochi minuti prima dell'audizione di Acta e Afrodite K, la propria preoccupazione sul tema cancro e lavoro nonchè sulla difficile situazione vissuta dai lavoratori autonomi che si ammalano gravemente.
E' davvero l'ora che su questa problematica il Parlamento faccia qualcosa e corra ai ripari rispetto alla situazione di profonda ingiustizia ed alla discriminazione che i lavoratori autonomi devono subire in caso di malattia.

Tutte le audizioni della mattinata sono state riprese in diretta dalla webTV della Camera. 
Ecco il VIDEO dell'intervento di Anna Soru e di Afrodite K (dal minuto 1h 36' 00'').
Ecco, inoltre, il resoconto che Acta ha realizzato.

7 commenti:

  1. Ho letto e ascoltato e vorrei porre alla Vs attenzione il fatto che nei rapporti con le amministrazioni pubbliche e/o private convenzionate il professionista che si presenta con il regime dei minimi si pone in concorrenza sleale con il professionista, più anziano, che non ha questo bonus e a parità di offerta il più anziano non sopravvive. Grazie

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    1. Stavo pensando però che nell'esempio che fai tu c'è almeno una differenza di "anzianità", cioè il committente finale può constatare abbastanza facilmente la differenza tra i due professionisti (l'anziano ha evidentemente un'esperienza maggiore dato che il regime dei minimi ha una durata nel tempo limitata e lo puoi avere solo all'inizio). A me personalmente pare più pericolosa la differenza che c'è tra due professionisti con stessa esperienza (per esempio 15 anni di consulenza) ma differente inquadramento di cassa, magari uno appartiene alle professioni ordinistiche , l'altro alla gestione separata. Avranno 2 aliquote inps totalmente diverse e quindi il loro guadagno netto sarà diversissimo.....

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  2. Da tempo seguo la tua battaglia da me totalmente condivisa. Ho perso recentemente il lavoro e a 44 anni ho dovuto intraprendere, mio malgrado, un'attività autonoma ed oggi che ho maggiore necessità di assistenza (dopo 20 anni di contributi) non mi ritrovo nulla. In ogni caso volevo chiedere se la questione è stata sollevata anche per le partite Iva iscritte come artigiani e quindi non aderenti alla gestione separata INPS.
    Saluti

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  3. Personalmente vivo tutte e due le tipologie di "concorrenza"... non ve ne è una più pericolosa dell'altra; le amministrazioni pubbliche e/o convenzionate non sono sempre attente o troppo interessate nè all'esperienza del consulente nè tantomeno a quanto rimane, a costui, in tasca (esempio di Daniela) poichè sono molto più interessate al "risparmio" ed alla loro di tasca! (esempio di Giovanni). In entrambi i casi la concorrenza si gioca su inique leggi fiscali/previdenziali e regimi lobbistici.

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  4. Bellissima domanda. E' da molto tempo che stimolo gli appartenenti alle altre casse a rompere le palle alle LORO associazioni di categoria. E' ovvio che la battaglia che sto portando avanti io appoggiata da ACTA sta creando un precedente di cui non si potrà non tener conto è anche vero che è gravissimo che tutto questo sia fatto da una lavoratrice e che le associazioni non si siano battute prima per dei diritti che sono fondamentali. Diffondete questa battaglia con le vostre associazioni è incalzatele affinchè prendando una posizione formale rispetto ad essa. Io ho scritto a tutte e nessuna si è fatta viva. vergogna

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    1. ciao concordo con te su quanto stai portando avanti,nel mio caso sono una agricoltrice da 10 anni nel 2012 ho fatto un intervento di protesi al ginocchio durata della inbilita lavorativa 1 1anno e mezzo circa tra ricoveri cure fisiatriche ecc.ecc.ho provato a richiedete inabilita temporanea, rifiutata, malattia rifiutata,infortunio, rifiutata, 1 perché non era una malattia, 2 perché,perche non era un infortunio 3 perché era un problema gia vecchio cioe avevo avuto problemi prima di essere iscritta al' inps dei coltivatori , ora se io non avessi avuto mio marito che portava avanti l'azienda avrei dovuto vendere tutto perché io non ero in grado di fare il lavoro oppure prendermi un operaio e pagarlo !!! a si e con quali soldi ???? perciò ti ripeto vai avanti per tutti quei poveri disgraziati che sgobbano x farli riempire la pancia a deficienti questo e razzismo allo stato puro

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    2. Storia moooolto interessante la tua come agricoltrice, ne ricevo a mazzi da tutta Italia. Il problema è che fino a quando tutte queste storie rimangono anonime e sommerse continueremo ad essere dei fantasmi per lo stato, buoni solo da spremere. occorre uscire allo scoperto e metterci la faccia. Il blog di Afrodite K uno spazio a disposizione lo mette con la sezione Le Altre Storie. Sfruttatelo!!: http://tumoreseno.blogspot.it/p/le-altre-storie.html

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