La prima volta che ho sentito questa espressione, la mia ignoranza ha riecheggiato "ma che è?". Eppure sin dalla notte dei tempi l’uomo ha sempre cercato l’unione con altri uomini per aumentare la sua “forza” e la sua rappresentatività, e questo soprattutto tra le fasce sociali più deboli. Sulla base di questi principi nascono tra il 1700 e il 1800 le società di mutuo soccorso, proprio per rispondere alle esigenze delle persone economicamente più deboli di garantirsi servizi a basso costo. Il principio su cui si basavano queste associazioni era quindi il mettere dei beni ciascuno, affinchè chi ne avesse bisogno potesse poi goderne. Non vi era quindi alcun vincolo tra quanto dato e quanto ricevuto, dal momento che qualcuno dava e aveva bisogno di poco mentre altri potevano risolvere i loro problemi, potendo così garantire e soddisfare i bisogni di tutti. Ma cosa c'entra tutto questo con la malattia dei lavoratori autonomi?
C'entra perché questo modello ha funzionato nei secoli scorsi e continua a funzionare a tutt’oggi. Esistono infatti in Italia alcune associazioni (per la verità molto poche m in aumento) che continuano a gestire servizi simili. Il servizio probabilmente migliore è quello che copre le esigenze sanitarie. Si, funziona proprio come un'assicurazione sanitaria, probabilmente con garanzie migliori, ma con costi abbattuti anche del 50%. E questo è possibile proprio perché non sono gestite da società private che hanno come scopo principale quello dell’utile di impresa, ma organizzazioni non a scopo di lucro. Chiaramente queste società di mutuo soccorso non offrono solo coperture sanitarie, ma anche molte altre. Si possono anche sviluppare pacchetti di coperture secondo le proprie esigenze, sempre a prezzi impraticabili per un privato. Il neo di questi servizi è che non sono pubblicizzati a dovere ma la loro diffusione si basa soprattutto sul passaparola, perchè fondamentalmente non sono società in cerca di clienti ma la realtà che sono gli utenti in cerca delle società come questa. Ed allora eccomi qua, faccio anche io il passaparola consigliando questo servizio, veramente ottimo ed a buon mercato. Quindi le società generali di mutuo soccorso copriranno i rischi nostri e delle nostre famiglie a prezzi veramente concorrenziali e sono anche deducibili dalle tasse
Tecnicamente una società di mutuo soccorso è un soggetto non lucrativo con personalità giuridica ai sensi della Legge 3818/1886 e successive modificazioni e aggiornamenti, che persegue finalità di interesse generale, sulla base del principio costituzionale della sussidiarietà. Essa svolge la propria attività esclusivamente in favore dei soci e dei loro familiari conviventi, ai quali eroga un sostegno o una copertura a determinate necessità personali ed economiche a fronte di un conferimento contributivo annuo.
La volontarietà del rapporto mutualistico significa che l'adesione si fonda sulla libera scelta. Tuttavia, all'atto volontario si accompagnano: la responsabilità, che sollecita la stabilità del rapporto associativo, respinge l'azzardo morale, induce alla partecipazione su basi democratiche; la consapevolezza, che spinge al controllo delle regole, alla rettifica fino alla sanzione di comportamenti scorretti e fraudolenti, all'inclusione intergenerazionale, alla condivisione del bisogno.
La Legge 3818/1886 consente a una società di mutuo soccorso lo svolgimento, in favore dei soci e dei loro familiari, di una o più delle seguenti attività:
La volontarietà del rapporto mutualistico significa che l'adesione si fonda sulla libera scelta. Tuttavia, all'atto volontario si accompagnano: la responsabilità, che sollecita la stabilità del rapporto associativo, respinge l'azzardo morale, induce alla partecipazione su basi democratiche; la consapevolezza, che spinge al controllo delle regole, alla rettifica fino alla sanzione di comportamenti scorretti e fraudolenti, all'inclusione intergenerazionale, alla condivisione del bisogno.
La Legge 3818/1886 consente a una società di mutuo soccorso lo svolgimento, in favore dei soci e dei loro familiari, di una o più delle seguenti attività:
- erogazione di trattamenti e prestazioni socio-sanitari nei casi di infortunio, malattia, invalidità al lavoro, inabilità temporanea o permanente, anche attraverso l'istituzione o gestione di fondi sanitari integrativi;
- erogazione di sussidi in caso di spese sanitarie sostenute dai soci per la diagnosi e la cura di malattie e infortuni, anche attraverso l'istituzione o gestione di fondi sanitari integrativi;
- erogazioni di servizi di assistenza familiare e di contributi economici ai familiari dei soci deceduti;
- erogazione di contributi economici e di servizi di assistenza ai soci in condizioni di gravissimo disagio economico a seguito della perdita di fonti reddituali personali e in assenza di provvidenze pubbliche.
Le prime 2 attività possono essere svolte anche attraverso l'istituzione o la gestione dei fondi sanitari integrativi. Infatti, ai sensi dell'art. 51 del Tuir, (DPR 917/1986 e successive modificazioni ed integrazioni) una società di mutuo soccorso può svolgere la funzione di fondo sanitario in favore dei lavoratori dipendenti per i quali sulla base di contratti, accordi o regolamenti aziendali sia previsto il versamento di contributi di assistenza sanitaria integrativa. Una società di mutuo soccorso può inoltre promuovere attività di carattere educativo e culturale dirette a realizzare finalità di prevenzione sanitaria e di diffusione dei valori mutualistici.
Ecco un interessante documento di approfondimento:
"Dalle società di mutuo soccorso alla mutualità. Risposte alla crisi del welfare" di A. Luciano. Euricse Working Paper, n.032, 2012
Articolo di Roberto Ciccarelli "Il ritorno del mutualismo in Italia: il futuro è partecipazione".
Insomma, guardatevi intorno, e valutate anche questa possibilità, perchè in attesa che ascoltino le nostre esigenze e rispettino i nostri diritti, dobbiamo anche cercare di non sprofondare....
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