martedì 23 dicembre 2014

Grazie a Fratelli d'Italia, peccato che i problemi delle partite iva colpite da malattia siano altri

Grazie a Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli di Fratelli d'Italia che nella Finanziaria della Regione Toscana hanno fatto approvare un emendamento che prevede l'esenzione del pagamento del ticket sanitario per le partite iva con reddito basso e/o gravi patologie. Grazie per le buone intenzioni e per il pensiero. Purtroppo a noi partite iva non servono solo i pensieri ma qualcuno si prenda la briga di approfondire il tipo di lavoro che facciamo ed i reali problemi che abbiamo altrimenti rischiamo interventi "starati" e inutili.


Grazie per l'impegno e l'attenzione nei nostri confronti, grazie davvero perchè, data l'indifferenza generale per la partite iva, anche il pensiero conta qualcosa (guarda il Video).
Ma segnaliamo che questo emendamento, almeno per le patologie oncologiche, è praticamente inutile perchè già ad oggi qualunque cittadino con un tumore ha l'esenzione ticket (codice 048) ed il problema delle partite iva non sta lì (ve lo certifico per esperienza anche diretta).
Qualsiasi lavoratore autonomo ammalato saprà raccontarvi che, se ti becchi un cancro (o una qualsiasi patologia grave/degenerativa), i costi fissi rimangono, le indagini di settore pure, le indennità di malattia sono assenti o insufficienti e quindi lo Stato continua a correrti dietro mentre tu sei lì che cerchi di fare interventi, esami e terapie, che saranno pure gratuiti sì, ma siccome smetti di fatturare o fatturi molto meno, Equitalia ti arriverà alle costole comunque perchè in pari non riuscirai a rimetterti. Chiaro il concetto?
Non parliamo poi del fatto che al di là di esenzioni e servizi gratuiti del SSN, quando c'è di mezzo una patologia grave come può essere un tumore, i costi extra lievitano e ci sono ricerche e statistiche che lo documentano ampiamente.
Sicuramente più azzeccata la parte dell'emendamento riguardante l'esenzione per le partite iva al di sotto dei 12.000 euro di fatturato (anche se, vi assicuriamo, che anche poco sopra, un professionista la fame, se s'ammala, la fà comunque). Ma anche qui rimane l'annoso problema che le partite iva hanno con i benefici che sono legati alla dichiarazione del proprio reddito. Nell'anno in cui ti ammali non puoi certificare se hai o meno superato i 12.000€, devi aspettare che l'anno sia finito, sperando che la malattia non ti faccia secco prima della fame. Nell'anno in cui ti ammali fa testo il reddito dell'anno precedente, quando eri sano. Fico, eh? Tutto questo fa passare del tempo prima di poter aver diritto a determinati servizi (questo già succede con i benefici economici dell'invalidità civile) ed è proprio il tempo che passa senza fatturato o con fatturato ridotto che un lavoratore autonomo ammalato non può permettersi.

Conclusioni?
Le uniche reali soluzioni a questa emergenza sociale (lo è ormai a tutti gli effetti) sono quelle richieste all'interno della Petizione "Diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano":
  • diritto ad una indennità di malattia che copra l'intero periodo di inattività
  • il diritto ad un’indennità di malattia a chi abbia versato all’INPS almeno 3 annualità nel corso della sua intera vita lavorativa
  • un indennizzo relativo alla malattia uguale a quello stabilito per la degenza ospedaliera quando ci si deve sottoporre a terapie invasive (chemio, radio etc)
  • il riconoscimento della copertura pensionistica figurativa per tutto il periodo della malattia
  • la possibilità di sospendere tutti i pagamenti (INPS, IRPEF), che saranno poi dilazionati e versati a partire dalla piena ripresa lavorativa
  • esclusione dagli studi di settore
Ed è proprio a queste azioni che Governo e Parlamento ancora non stanno dando una risposta, nemmeno con le 77.000 firme ormai raggiunte dalla Petizione.


In ogni caso confidiamo nell'approvazione della mozione che lo stesso consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giovanni Dozelli ha depositato in Toscana intitolata "Diritti e assistenza ai lavoratori autonomi colpiti da grave malattia", protocollata il 5 agosto 2014, ma non ancora discussa purtroppo.  Quella sì che sarebbe utile farla passare quanto prima visto che già Grosseto si è aggiudicato l'appellativo di 1° comune d'Italia ad sostenere i lavoratori autonomi che si ammalano nei confronti delle istituzioni centrali.

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