Ok, deciso. Afrodite K comunica ufficialmente a istituzioni, associazioni, media e cittadini la decisione di proseguire la sua disobbedienza fiscale anzi, più correttamente, il suo sciopero contributivo. La mia priorità in questo momento non è fare la cittadina ubbidiente e ligia nonostante leggi anticostituzionali e ingiuste. Questo l'ho fatto per 22 anni, adesso ho una priorità ben più importante che è quella di curare, al meglio, la mia salute fisica e psichica perchè un tumore richiede attenzione ed amore (soprattutto in mancanza di tutele concrete da parte dello Stato). Ecco la mia Videodichiarazione ed i motivi della mia scelta....
APPELLANDOMI ai seguenti articoli:
- ART.3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Sono una cittadina che si è ammalata di cancro e voglio essere trattata come gli altri cittadini indipendentemente dal lavoro che faccio. Non voglio essere discriminata in termini di tutele e welfare solo perchè sono una lavoratrice autonoma (non mi risulta sia una colpa da espiare). Svolgo la libera professione con partita iva da 22 e come gli altri lavoratori ho pagato tasse e contributi per decine di migliaia di euro. Il mio lavoro e le mie tasse non valgono meno di quelli degli altri lavoratori ma non ho potuto però usufruire delle stesse tutele quando mi sono ammalata di tumore al seno. Mi aspetto che la Repubblica faccia il suo dovere rimuovendo gli ostacoli che impedisco ad un lavoratore autonomo di avere una malattia dignitosa come gli altri lavoratori dipendenti. - ART.32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività,
e garantisce cure gratuite agli indigenti..........
Sì, certo, sulla carta le cure sono gratuite e l'esenzione come paziente oncologico ce l'ho. Salvo poi che, siccome sono lavoratrice autonoma, trovo moltissime difficoltà a conciliare lavoro e cure/controlli perchè viaggio e devo incastrare l'agenda lavorativa con quella medica. Quindi, spesso sono costretta a pagarmi esami e controlli che altrimenti sarebbero gratuiti.
- ART.38 della Costituzione: Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi
necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza
sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati
mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio,
malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione
involontaria........
Sono in una situazione di difficoltà e come gli altri lavoratori, visto tutte le tasse ho pagato per 22 anni e gli oltre 75.000 euro di contributi versati all'INPS, voglio strumenti ed ammortizzatori che mi permettano di superare questo momento. Se come lavoratrice autonoma è quasi impossibile accedere ad aiuti economici, almeno non mi tartassate con le tasse e sospendetemele dandomi tempo di riprendere fiato.
- ART.53 della Costituzione: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in
ragione della loro capacità contributiva.........
Ci vuole un giurista o un genio per capire che un paziente oncologico non può avere la stessa capacità di produrre reddito e contribuire alle tasse di un lavoratore sano? L'articolo 53 esiste o non conta un fico secco?. Chiaramente, come paziente oncologica, la mia capacità contributiva è stata fortemente compromessa andando a sommare la perdita di giornate lavorative e la difficoltà di conciliare tempi/energie di lavoro e di cura ad una crisi economica che purtroppo prosegue. - ART.54 del Codice Penale "Stato di necessità": Non
è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla
necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave
alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti
evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sè od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, nè altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. - See more at: http://www.testolegge.com/codice-penale/articolo-54-2#sthash.V8JJe9uP.dpuf
L'avere un cancro, l'essere una lavoratrice autonoma (soggetto più fragile in termini di capacità reddituale soprattutto in tempi di crisi economica) non mi mettono in uno stato di necessità? Devo aspettare che il fiume Bruna che è quà vicino rompa gli argini e mi sommerga per entrare in uno stato di necessità? E' più importante pagare i contributi Inps per una pensione "ipotizzabile" e per servizi assistenziali semi-inesistenti o vivere e curarsi?Stato di necessità. Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sè od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, nè altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. - See more at: http://www.testolegge.com/codice-penale/articolo-54-2#sthash.V8JJe9uP.dpufVoglio essere considerata una lavoratrice in stato di necessità con capacità contributiva ridotta dalla malattia.
HO DECISO DI
non pagare l'acconto Inps a dicembre 2013 nè il saldo 2013 e l'acconto 2014. E' da luglio 2013, periodo della diagnosi di cancro, che quei soldi vengono investiti nelle innumerevoli spese che un tumore comporta e nell'ammortizzare le giornate di lavoro perse e le difficoltà che anche oggi stò affrontando. Mi spiace, ma l'Inps dovrà aspettare. Sono una paziente oncologica ed il Sistema Sanitario Nazionale mi considera una paziente "sotto controllo ed a rischio" per 5 anni (fino a luglio 2018) dopo i quali inizierò ad entrare (ma ci vorranno altri 5 anni privi di terapie) nella categoria dei pazienti "lungosopravviventi". Ad oggi stò tenendo sotto controllo l'altro seno per una formazione pseudonodulare da accertare meglio e stò pensando anche ad una mastectomia preventiva, insomma di pensieri e tappe mediche ne avrò ancora e non voglio trovarmi a dover rinunciare a cure ed azioni legate alla mia malattia perchè sono indebitata con le banche per avere, da cittadina ubbidiente, pagato l'Inps.
non pagare l'acconto Inps a dicembre 2013 nè il saldo 2013 e l'acconto 2014. E' da luglio 2013, periodo della diagnosi di cancro, che quei soldi vengono investiti nelle innumerevoli spese che un tumore comporta e nell'ammortizzare le giornate di lavoro perse e le difficoltà che anche oggi stò affrontando. Mi spiace, ma l'Inps dovrà aspettare. Sono una paziente oncologica ed il Sistema Sanitario Nazionale mi considera una paziente "sotto controllo ed a rischio" per 5 anni (fino a luglio 2018) dopo i quali inizierò ad entrare (ma ci vorranno altri 5 anni privi di terapie) nella categoria dei pazienti "lungosopravviventi". Ad oggi stò tenendo sotto controllo l'altro seno per una formazione pseudonodulare da accertare meglio e stò pensando anche ad una mastectomia preventiva, insomma di pensieri e tappe mediche ne avrò ancora e non voglio trovarmi a dover rinunciare a cure ed azioni legate alla mia malattia perchè sono indebitata con le banche per avere, da cittadina ubbidiente, pagato l'Inps.
Tra pagare le tasse e curarmi, scelgo di curarmi.
CHIEDO QUINDI ALLO STATO
di congelare i miei contributi Inps fino al 2018 quando, sperando che le mie condizioni mediche si mantengano stazionarie, potrò riprendere a fare la brava contribuente riprendendo i pagamenti attraverso un sistema di rateizzazione e senza applicazione di alcuna mora (non voglio essere punita per essermi ammalata, il cancro basta e avanza come punizione).
Se poi desse anche una risposta tangibile alla Petizione "Diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalatano", farebbe solo il suo dovere.
di congelare i miei contributi Inps fino al 2018 quando, sperando che le mie condizioni mediche si mantengano stazionarie, potrò riprendere a fare la brava contribuente riprendendo i pagamenti attraverso un sistema di rateizzazione e senza applicazione di alcuna mora (non voglio essere punita per essermi ammalata, il cancro basta e avanza come punizione).
Se poi desse anche una risposta tangibile alla Petizione "Diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalatano", farebbe solo il suo dovere.
più che giusto! gli autonomi non possono ammalarsi altrimenti
RispondiEliminaoltre a non incassare devono anche pagare e se è da solo
ancora peggio ma lo Stato non se ne preoccupa
Grazie della petizione, io non ci ero arrivata ero solo capace di
arrabiarmi ANDIAMO AVANTI
è successo anche a me nel 2012...sto ricominciando adesso a riprendermi ma le pretese di pagamento INPS e governo mi stanno ammazzando. lavoro tutto il giorno e non faccio altro che pagare da brava cittadina. fatturo e sono ligia al dovere. ma quando stavo male...NIENTE! e ho pagato lo stesso.ma adesso non ce la faccio più
RispondiEliminaforza.
RispondiEliminaforza Daniela, sei una grande e bella anzi bellissima persona staro sempre e dico sempre con te
RispondiEliminaConcordo.......AVANTI TUTTA.....
RispondiEliminaGrazie Daniela,per la accurata e corretta ricerca degli articoli della Costituzione,e per la battaglia di CIVILTA' che stai conducendo anche per tutte/i noi lavoratori autonomi e/o partite IVA....
RispondiEliminaTutte le volte che mi sono fratturata (purtroppo,forse per sfortuna o una mia particolare fragilità)e ciò mi ha trattenuta a casa anche per mesi,ne ho subito tutte le conseguenze,e per di più,siccome il reddito di quella annata era ovviamente ridotto,non ero "congrua" con gli studi di settore,col rischio di una verifica ,come se avessi evaso.....CORAGGIO e TANTI AUGURI di guarire definitivamente!!
Barbara
Non posso che farti tanti auguri e darti coraggio,
RispondiEliminaSappiamo bene che il sistema di tassazione e contribuzione e' un rullo compressore.
In merito alla preventiva, se hai una qualche familiarita' e anche se non ti diagnosticano il gene predisponente, pensaci seriamente. Mia moglie ci e' ricascata dopo 10 anni. Ormai fanno delle ricostruzioni valide, anche se ci vuole un po'di pazienza.
Conosco molto bene il tumore al seno, spesso mi sono trovata anche a fare il medico di me stessa meglio dei medici veri....Per questo stò pensando alla mastectomia preventiva all'altro seno. Ma per una lavoratrice autonoma ogni contatto con il sistema sanitario è un dramma, vuol dire altro tempo di non lavoro, possibili complicazioni postchirurgiche, non sono barzellette e la pazienza che tu dici gli autonomi non possono permettersi di averla perchè nel frattempo non ossono smettere di mangiare.....
Eliminagrande hai tutti i sacrosanti diritti di essere incazzata nera sono con te
RispondiEliminaDaniela guarda qui: i binari sono diversi ma la stazione d'arrivo è la medesima. https://www.facebook.com/video.php?v=805167976200347
RispondiEliminaConosco da un pò Alessandra Marazzi e la sua battaglia, ci siamo sentite e ci sosteniano a vicenda....
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