sabato 8 febbraio 2014

Maypo decide di parlare: lettera aperta al popolo delle P.Iva

Cari lavoratori autonomi, mi chiamo Maypo, sono al mondo da 3 anni, vivo nella maremma toscana e di mestiere faccio il gatto: mangio, dormo tantissimo, sesso niente perchè son castrato, per il resto del tempo sto appiccicato a mamma Daniela che da quando l'ho incontrata che avevo solo 2 mesi, dopo ho proprio svoltato. Ogni tanto mi ricordo che sono un felino e vado in esplorazione nella campagna intorno al podere dove sto, tanto per fare un pò di scena con me stesso e con gli altri, dopo però torno a casa perchè ho un'anima casalinga e poi  la mamma è la mamma. Cosa c'entro io con i lavoratori autonomi, vi chiederete. C'entro eccome e vi spiego il perchè.....
Intanto mi sento vicino alla vostra categoria, soprattuto ai professionisti che appartengono alla gestione separata come la mia mamma. Eh sì, perchè anche io non c'ho nessun Santo in paradiso, una razza precisa non ce l'ho (sono nato meticcio e meticcio morirò), nessuna organizzazione forte di riferimento mi protegge (quelle animaliste son tante, tantissime, tutte frammentate, fanno un gran casino ma a noi gatti ci continuano ad affogare ed avvelenare da un vita...) e per sopravvivere devo contare sulle mie forze. Certo, a me è andata di lusso, ho trovato Daniela, e da lì la mia vita è andata tutta in discesa. Anche se ho rischiato di rimetterci il pelo per ben 2 volte (la salute non è il mio forte, ho un sistema urinario che fa schifo ed una rampina mezza rotta), lei c'è sempre stata per me e io sono ancora qui che ve lo posso raccontare. 
Questo per dire che avere qualcuno vicino che si accolli la responsabilità di farti stare meglio, non è cosa da poco. Io la osservo molto la mia mamma e vedo quello che tutti voi non avete modo di sapere. Vedo il mazzo tanto che si fa a raccogliere le informazioni, assemblarle, renderle fruibili e condividerle. Vedo l'energia che ci mette e quanto si stanca. Sta pora disgraziata mica c'ha avuto un'influenza....esce da 2 interventi chirurgici per tumore. Un tumore, dico io, mica un raffreddore. E tanto è lì a smanettare al computer, a scrivere articoli per i giornali a stare al telefono per rispondere alle interviste. Non parliamo poi di tutte le volte che le persone la contattano, su facebook, nel blog, via mail, al telefono. Risponde a tutti. Si fosse mai dimenticata una volta di qualcuno. Ascolta tutti ed un sacco di volte poi la vedo piangere dopo perchè le persone le raccontano le loro storie e lei è tanto sensibile e pure piagnona. Insomma poi alla fine mi commuovo anche io e quindi indirettamente stressate pure me, poi mi tocca andar lì, accucciarmi, strusciarmi un pò  e quando riesco finalmente a farla riprendere, lei ricomincia daccapo.
Da quando per la mia mamma è iniziato il viaggio con il tumore, io ci sono sempre stato, ma proprio sempre, tutti i giorni. A differenza dello Stato, dell'Inps, dei medici, del commercialista, del patronato e così via, io ero lì e non l'ho mai fatta sentire abbandonata. Se non fosse stato per me, probabilmente non sarebbe adesso qui e questo Blog non sarebbe mai nato (con tutto quello che ne è conseguito dopo). Quindi, non vi rappresenta solo lei con la sua testimonianza e la sua voce, ma un pò anche io....
In ogni post che voi leggete in questo Blog, 9 su 10, quando è stato scritto io ero lì accucciato sulle sue gambe, con il muso e le zampine anteriori appoggiate sul suo braccio destro (facendole fare pure fatica ad usare il mouse). Insomma, per certi versi, sono pure una fonte di ispirazione, fosse solo per tutte le fusa che ci sono in mezzo alle parole che leggete.
E poi ormai mi sento anche io partecipe e coinvolto in questa battaglia per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori autonomi ad una malattia dignitosa. Sono anche io dalla vostra parte, insomma. Mi viene in mente un vecchio adagio che, riadattato, suona un pò così "Per ogni persona offesa, siamo tutti parte lesa". Tutti, ma proprio tutti, anche noi animali da compagnia che con i nostri padroni ci stiam tanto e lo stress lo viviamo anche noi.
Detto questo, il mio quarto d'ora di fama lo vorrei anche io. Che ne sò.... una piccola intervista, un piccolo book fotografico, una citazione, un autografo. Cari lavoratori autonomi, date anche a me uno straccio di riconoscimento!

PS Adesso vado perchè se torna mamma e si accorge che ho imparato ad usare il pc, mi si impressiona e io voglio evitarle qualsiasi emozione troppo forte perchè poi le sballa il sistema immunitario ed invece si deve coccolare e riguardare....

Maypo

2 commenti:

  1. Caro Maypo, hai ragione pure te!
    tieniti stretta la tua mamma e almeno dalla mia parte farò quel poco che posso, che sarebbe aiutare a diffondere il più possibile tutto quanto Daniela smanetta, scrive, parla, dice, fa.... un abbraccio mio e da Lucy e Blackie, i miei due felini.

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  2. Caro Maypo, sono Emmina, una micetta tartaruga (di pelo) perché per il resto sono velocissima, di alla tua mamma che è una grande, anche mio marito quando deve fare un intervento (non così grande come quello di Daniela), si riprende in meno di dieci giorni, cose che gli operai assunti se la farebbero durare più di un mese. Non so da che parte cominciare a fare questa lotta ad avere anche per le partite iva un sussidio, il governo non ci sente, per loro chi lavora per proprio conto guadagna di più, e vaglielo a spiegare, se bastasse unirci per ottenere qualcosa, si potrebbe fare. Un caro augurio !!!!

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