"Mi chiamo Caterina, ho 40 anni e 4 anni fa ho subito due interventi
devastanti fisicamente e psicologicamente. Il mio era un tumore fuori dagli
standard e raro, pare ci sia stato un caso simile in America. Asportazione
completa dell'utero e i suoi annessi in più mi hanno tagliato le pareti
dell'intestino che era ricoperto di noduli. Chemioterapia e tutta la
trafila...ovviamente avendo un'attività in proprio....dopo due mesi ero al
lavoro tranne quando facevo la chemio...dalla mattina alle 7:30 in ospedale fino
alle 17 circa...9 flebo...e poi per 7 giorni la cura a casa.
Io sono stata, nella
sfortuna, fortunata poiché visto i miei interventi e la gravità mi hanno subito
riconosciuto l'invalidità x un anno e accompagnamento, poi ho chiesto la
pensione dei contributi per malattia che in pochi chiedono...all'associazione
artigiani c'è un ufficio apposta, se hai i contributi pagati x almeno 15 anni ti
riconoscono un compenso, una pensione x tre anni. Scaduti questi fai una visita
al medico dell'inps e lui valuta se proseguire.
Ma nonostante tutto se hai
un'attività e tu sei impossibilitata al lavoro gli studi di settore pretendono
che tu sia congrua, ma se non puoi lavorare anche se hai dipendenti è logico che
non potrai incassare i soldi come prima, è sempre una persona in meno al
lavoro.
L'inps i contributi li voleva versati ugualmente e con tutte le spese
e lo stress mi sono trovata a vendere la mia attività ... Da titolare e
freelance per un'azienda come formatrice mi sono trovata ad accettare un lavoro
da dipendente, ad oggi sono un quadro aziendale per un'azienda, sono formatrice
e giro l'Italia ed estero.
È triste dover vendere il tuo bambino solo perchè
nessuno ti sostiene...avendo se hai una tua attività e ti ammali non hai gli
stessi diritti di un dipendente...io fortunatamente sono una combattente e
guardo sempre avanti, ma oggi essendo dipendente sono più tutelata dovessi avere
di nuovo bisogno. Ho dovuto vendere la mia casa perchè non riuscivo più a pagare
il mutuo, e non volevo che mia figlia di 13 anni oltre che accudire la mamma (
anzichè il contrario) non avesse cibo da mangiare...eravamo sole...visto che
sono rimasta sola con una figlia di un anno da crescere. Il mio ex marito era
sparito da tempo....
I miei sogni per un attimo si sono infranti...ma ogni
giorno per me è un giorno nuovo...aspetto i 5 anni per essere fuori
pericolo...ma certe esperienze ti fanno capire che oggi ci sei domani chi lo
sa....allora ti dico, cara Daniela, hai fatto bene a non pagare l'inps...
La mia storia è
una come tante...ma io ne posso ancora parlare e ringrazio per
questo...
Molte di noi sopraffatte dai problemi finanziari non migliorano e
non combattono la malattia!!! Bisogna lottare per far capire che è un diritto il
sostegno economico in una malattia come un tumore, visto che chi ha un'attività
paga tasse e tutto quello che ci sta dietro. Il peso dei problemi crea stress e
può influire nel combattere il cancro.
Caterina S., formatrice in Italia e all'estero (Varese)
Leggi Le Altre Storie su lavoratori autonomi e malattia
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