Sono stata lavoratrice autonoma fino a giugno 2014, ho poi dovuto chiudere la partita iva per la mia salute. Sono incazzatissima ... mi hanno riconosciuta un’invalidità civile dell’80% ma non so cosa farmene perchè con i contributi versati come lavoratrice autonoma non posso chiedere la pensione anticipata al compimento dei 55 anni.
A luglio del 2011 mi era stato diagnosticato un carcinoma infiltrante al
seno operato a settembre con radioterapia. Ho poi iniziato la terapia
ormonale che proseguirà fino al 2016.
Non sono più in grado di svolgere il mio lavoro, le cure che sto facendo
mi danno un sacco di problemi dolori articolari da non riuscire neanche
a camminare bene, sudorazioni, affaticamento e poi a questa età con
tutti questi problemi ma chi ti assume ecc. e che vai a fare....Non c’è lavoro per i giovani figurati per noi
Ho dovuto chiudere la partita iva perchè non riuscivo a svolgere il mio lavoro che comportava andare in giro con la macchina. Inoltre quello che riuscivo a guadagnare non bastava neanche per pagare le tasse.
Ho dovuto chiudere la partita iva perchè non riuscivo a svolgere il mio lavoro che comportava andare in giro con la macchina. Inoltre quello che riuscivo a guadagnare non bastava neanche per pagare le tasse.
I contributi che ho sempre versato regolarmente non sono come quelli che versano i dipendenti mi chiedo? Come è possibile che la nostra categoria non sia tutelata in nulla? Niente malattia, niente disoccupazione! Mi dite fino al raggiungimento della pensione a noi lavoratrici autonome con problemi di salute chi ci mantiene?
Adele A. - agente di commercio (Milano)
Leggi Le Altre Storie su lavoratori autonomi e malattia
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