Dopo 8 mesi di intenso lavoro con
raccolta di informazioni, documenti e riflessioni varie finalmente il 20
giugno 2015 è stato depositato formalmente il ricorso di Afrodite K
contro l'Inps. Ben 25 pagine (più una serie innumerevole di allegati)
descrivono la situazione dei lavoratori autonomi colpiti da malattia
grave con l'obiettivo di arrivare alla Corte Costituzionale. Tra le varie tappe di questa battaglia, quella legale è davvero molto importante. Ecco tutti i
dettagli ....
Nell'autunno 2014 ACTA Associazione dei Freelance che ha appoggiato la Petizione e la battaglia di Afrodite K sin dai suoi inizi, è entrata in contatto con l'avvocatessa Lara Aranzulla
che si è dimostrata molto interessata al tema e disponibile a portare
avanti una causa legale che già dall'inizio appariva molto delicata,
complessa e difficile.
Con
Lara è scattato un feeling immediato. Sarà perchè è una donna, sarà
perchè è pure una bella persona, insomma, la battaglia di Afrodite K non
poteva trovare legale più azzeccato. Grazie mille ad Acta per averla
intercettata ed ingaggiata!!
Ci
son voluti mesi e mesi di raccolta e studio dei vari documenti per
mettere su un ricorso contro l'Inps che in realtà ha l'obiettivo di
dimostrare al Giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Grosseto
(dove si svolgerà la prima udienza il 27 ottobre 2015)
che ci sono i presupposti di illegittimità ed inconstituzionalità nel
modo con il quale i lavoratori autonomi sono trattati in caso di
malattia grave o prolungata tanto da rendere l'oggetto della causa
materia per la Corte Costituzionale.
La notizia del ricorso è stata data ufficialmente nel corso dell'intervista tra la dott.ssa Aranzulla ed Afrodite K all'interno dell'evento su previdenza e malattia organizzato da Acta il 24 giugno a Roma. Un'intervista davvero speciale che si è conclusa con il sogno di Afrodite K: "Quello che è successo a me personalmente ormai è andato, i diritti che non ho avuto come lavoratrice autonoma colpita dal cancro non torneranno indietro, ma il mio sogno è che in futuro i lavoratori possano avere una malattia dignitosa anche se sono lavoratori autonomi. Anzi, il nostro vero successo sarà quando non ci sarà nemmeno più bisogno di mettere quel -anche se- davanti al lavoro che facciamo".
Chissà, magari il ricorso, aiuterà tutti noi a raggiungerlo questo sogno......
Quella
legale sarà una battaglia molto difficile anche perchè, pur partendo da
un caso particolare, è strutturata come una sorta di class action.
Probabilmente sarà lunga ed occorrerà tutto il vostro appoggio per
poterla portare avanti visto che nè dietro Acta, nè dietro Afrodite K ci
sono finanziatori potenti.
Guarda l'appello VIDEO di Afrodite K e PARTECIPA AL CROWFUNDING che ha il duplice obiettivo di:
- coprire le more che Afrodite K sosterrà per il periodo del suo sciopero contributivo
- finanziare la causa legale appena avviata.
Guarda l'appello VIDEO di Afrodite K e PARTECIPA AL CROWFUNDING che ha il duplice obiettivo di:
- coprire le more che Afrodite K sosterrà per il periodo del suo sciopero contributivo
- finanziare la causa legale appena avviata.
Ma approfondiamo i DETTAGLI DELL'AZIONE LEGALE contro l'Inps con alcuni passaggi estratti dal testo ufficiale che è stato depositato:
Incostituzionalità
"La
situazione di specie.....stride inconciliabilmente con i canoni stessi
di un moderno Stato sociale di diritto, la cui finalità assistenziale
sembrerebbe....essere stata del tutto scardinata e rilegata alla mera
utopia...."
".....
oltre ad una situazione evidente e obiettiva di mancata garanzia da
un’analisi in particolare della fattispecie della Sig.ra Fregosi, e da
un’altra, più generale, del trattamento previsto per i lavoratori
autonomi con P.IVA iscritti alla Gestione Separata INPS, si rilevavano
evidenti profili di incostituzionalità della normativa vigente......"
"E’ chiara ed evidente una violazione delle attuali norme e prassi INPS di vari principi della nostra Costituzione"
"...Tale
trattamento, differente da quello attuato nei confronti di altri
lavoratori e/o altri soggetti che effettuano il pagamento dei contributi
verso l’INPS, configura “una disciplina differente dinanzi a situazioni
identiche” e, quindi, un’evidente violazione del principio di
uguaglianza. Tutti i lavoratori dovrebbero essere tutelati in maniera
egualitaria dalla legge così come tutti i contribuenti INPS dovrebbero
essere trattati in maniera egualitaria dalla legge e dall’INPS stesso."
"....la
pretesa contributiva nei confronti dell’odierna Ricorrente, avviene in
maniera del tutto slegata dalla propria capacità contributiva, reddito o
volume d’affari. Tale elemento costituisce un ulteriore profilo di
criticità ....in particolare dal confronto con il cd. principio della
“capacità contributiva” di cui all’art. 53 della Costituzione. Ed
invero, se “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in
ragione della loro capacità contributiva”, tale principio deve
certamente trovare applicazione in tema di spese per il finanziamento
degli istituti di previdenza sociale, posto che il cd. “welfare”
costituisce la spesa pubblica per eccellenza........non può esserci
obbligo di contribuzione ove non sussista tout court il presupposto
della capacità economica del contribuente..... Tale precetto, del tutto
pacifico in tema di imposte, non può che trovare applicazione anche in
ambito di contribuzione previdenziale, ciò in ossequio a un canone di
ragionevolezza"
Diritto europeo
"....Le
normative attuali e le prassi amministrative in atto presso l’INPS,
sono altresì, in violazione dell’art. 117 della Costituzione laddove non
si adeguano al diritto europeo. L’art. 94 della cd. Costituzione
europea, dispone che: 1. L’Unione riconosce e rispetta il diritto di
accesso alle prestazioni di sicurezza sociale e ai servizi sociali che
assicurano protezione in casi quali la maternità, la malattia, gli
infortuni sul lavoro, la dipendenza o la vecchiaia, oltre che in caso di
perdita del posto di lavoro....."
Illegittimità
"...
ci si interroga relativamente ai contributi di malattia presso l’INPS
il cui versamento è obbligatorio dall’introduzione del Fondo di Gestione
Separata, a carico del lavoratore autonomo con P.IVA, e alla
corrispondente indennità a favore dello stesso lavoratore che, invece, è
stata solo recentemente introdotta. In particolare si ci chiede a) se
tali contributi INPS fossero dovuti laddove al versamento degli stessi,
per numerosi anni, non è mai stata corrisposta alcuna indennità a favore
del lavoratore autonomo con P.IVA appartenente alla Gestione Separata
b) se l’indennità di malattia introdotta recentemente a favore dello
stesso sia eguagliata e/o non sia in disparità di trattamento rispetto
alle altre categorie di lavoratori"
"....La
previsione di un obbligo contributivo in assenza della libera
fruibilità delle indennità previdenziali, così finanziate, costituisce
violazione art. 3 della Costituzione laddove suddetta prestazione
patrimoniale obbligatoria garantisce, de facto, tutele solo ad alcuni
lavoratori e non a tutta l’ampia platea dei soggetti obbligati a
corrispondere i contributi previdenziali. Tale previsione è
incompatibile con il principio di uguaglianza in quanto fonte di
ingiustificata disparità tra a chi, a parità di condizioni e di
corresponsioni contributive, abbia potuto usufruire appieno delle
relative indennità finanziate (per es. degenza ospedaliera, malattia e
maternità), sin dai primi conferimenti all’INPS e chi nonostante
l’obbligatorietà delle prestazioni contributive, si sia visto
legittimato nel 2011, e solo nell’anno 2013 abilitato ad azionarne le
tutele, per i motivi in precedenza esposti"
Assenza di condizioni agevolative
".....non
sussiste, nella prassi INPS, alcuna agevolazione in termini di
pagamento, a favore del lavoratore autonomo con P.IVA iscritto alla
Gestione Separata. Pertanto, indipendentemente dalle condizioni in cui
si versa, non vi è alcuna possibilità di: a) sospendere il pagamento dei
contributi dinanzi ad un’obiettiva sospensione dell’attività lavorativa
per cause involontarie; b) provvedere al pagamento dei contributi in
maniera rateizzata; c) provvedere al pagamento dei contributi con un
piano di ammortamento o un ravvedimento operoso, come previsto in
materia fiscale.....Lo stesso decreto legge “Salva Italia”, che ha
permesso con il Fondo di Solidarietà ai cittadini italiani in difficoltà
economica di sospendere per massimo 18 mesi il pagamento delle rate del
mutuo sulla prima casa in presenza di solo uno dei requisiti quali la
perdita del lavoro, condizioni di non autosufficienza, spese mediche
per un importo non inferiore a € 5.000,00, non ha introdotto una simile
moratoria anche per gli oneri contributivo-previdenziali dell’INPS.....
E’ recente e potrebbe essere da stimolo o da esempio per Enti come
l’INPS la recente introduzione, in tema di condizioni agevolative sui
pagamenti, da parte del Consiglio di Amministrazione della Cassa
Forense. E’ stato, infatti, previsto per gli avvocati ...... l’esonero
(esonero e non congelamento) dal pagamento dei contributi minimi ......
nei casi nei quali gli avvocati dimostrano di essere affetti da malattia
che ne ha ridotto grandemente la possibilità di lavoro.... A questo
punto è lecito chiedersi: cosa accade se il lavoratore autonomo iscritto
alla Gestione Separata si ammala e non può più lavorare, il che
coincide con perdere il lavoro per cause involontarie? Quali condizioni
agevolative consente l’INPS al lavoratore autonomo con P.IVA in crisi?
Diversamente dalle aziende in crisi, non è mai stata previsto alcuna
possibilità di istanza o atto di impegno per il pagamento dilazionato
dei contributi. Diversamente dal lavoratore dipendente che perde il
lavoro per cause involontarie, non vi è alcuna indennità di
disoccupazione ma, al contrario, la richiesta tassativa e immediata dei
contributi mancanti. Diversamente da un lavoratore autonomo danneggiato
da un evento calamitoso che ha diritto ad una sospensione contributiva,
il lavoratore autonomo danneggiato da una grave malattia, non ha lo
stesso diritto"
L'Inps fa il tifo per i nostri diritti?!
"......la
Ricorrente riceveva una risposta dell’INPS di Grosseto, che non
prendeva alcuna posizione circa le suddette richieste (.....si
richiedeva, visto lo stato di necessità e di forza maggiore alla
stessa non imputabile, di sospendere il pagamento dei contributi
previdenziali e dei relativi interessi, e di compensare i contributi già
versati e non ritenuti dovuti, con quelli non versati e ritenuti dovuti
dall’INPS.) ...ma che, anzi, si associava a un auspicabile aumento
delle tutele del lavoratore autonomo"
Fanno
effetto questi pochi passi del ricorso, vero? A chi da sempre è stato
abituato a non esistere, a non contare nulla, ad ammalarsi e sopportare
come se fosse un karma da espiare per il solo fatto di voler fare un
lavoro indipendente, tutto questo sembra spuntare da un altro pianeta. E
invece no, è reale e il 27 ottobre ci riaggiorneremo per l'udienza
prevista.
Stay tuned......
Grazie, grazie, grazie!
RispondiEliminaconcordo perfettamente. FORZA E CORAGGIO!!!!!
RispondiEliminaGRAZIE Afrodite K
RispondiEliminagrazie per tutto. avanti!
RispondiEliminaLetto tutto fino in fondo.
RispondiEliminaApprovo in pieno.
Andate avanti così !!!
Bene!
RispondiEliminaGrazie cara Daniela!!!
RispondiEliminaBattaglia sacrosantissima!!!!
Sorry, ho selezionato anonimo perché non saprei cos'altro selezionare • daniela.rocco@imondidelmondo.it
Ho firmato il firmabile, sono venuta a sentirti ad Acta a Milano
e contribuirò certamente con una donazione.
Ho cercato di sollevare la questione tante volte: come lavoratrice autonoma (occasionale ecc. ecc.) dagli inizi degli anni 90, poi come aspirante mamma, in seguito come partita iva, infine come mamma adottiva ecc. E ti sono vicina, vicinissima... Spero un giorno, presto!, di poter fare di più! Di resistere allo scoramento, come resisti tu, per esempio davanti al fatto che una battaglia simile non dovrebbe essere proprio combattuta. Sarebbe dovuta essere nell'agenda dei nostri governanti, da anni, da sempre, da subito! Non si capisce come sia possibile, per esempio, che debba essere una battaglia "dura" quella di riconoscere uguali diritti a tutti, indipendentemente dalla categoria di lavoratori a cui si appartiene come recita la costituzione. Grazie di tutto!! Daniela
Sei una persona splendida, grazie, grazie, grazie!
RispondiEliminaGrazie infinite per tutto!!! Sto vivendo tutto questo...grazie, non sono sola.
RispondiEliminaspero di vivere abbastanza per vedere riconosciuto questo diritto che non ho mai avuto, forza Afrodite K.
RispondiEliminaGrazie per la battaglia che stai portando avanti!!
RispondiEliminaArianna
Grazie per la forza e la determinazione con cui stai lottando per porre fine ad un'ingiustizia incomprensibile e di cui mai sarei venuta a conoscenza.Ho due figli lavoratori autonomi, grazie per loro!!!!
RispondiEliminaGrazie infinite per quello che fai! Continua a tenerci aggiornati sulle iniziative alle quali possiamo partecipare anche noi!
RispondiElimina