La Petizione
lanciata il 10 febbraio 2014 per la tutela dei lavoratori autonomi colpiti da malattia è ormai vecchia e "passoccia"? Nemmeno per idea. Non ha mai smesso di accumulare firme e continua a rimanere aperta con le sue richieste affinchè tutti coloro che ancora non la conoscono possano partecipare a questa grande mobilitazione. Ha superato ormai le 85.000 sottoscrizioni ed il contatore prosegue la sua ascesa alla faccia di chi continua ad ignorare l'esistenza di tutta una fetta di lavoratori. Non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo proseguire con la diffusione...
Occorre continuare a far conoscere questa Petizione perchè 85.000 firme non sono nulla rispetto al potenziale bacino di interessati.
Tra le altre cose poi la Petizione ha già ampiamente dimostrato di essere firmata da una serie variegata di soggetti (tra cui anche molti lavoratori dipendenti!) e questo emerge in modo evidente dai commenti lasciati dai firmatari.
Questo vuol dire che i potenziali sottoscrittori sono moltissimi!!
Ogni volta che la Petizione ha avuto risonanza mediatica (in televisione, nei giornali, alla radio, nel web, con il passaparola), il contatore ha ricominciato a risalire. Questo vuol dire che ci sono ancora molte persone che non ne sanno nulla e che il solo venirne a conoscenza porta automaticamente moltissime firme.
Quindi?
Datevi da fare, diffondetela, ma variando canali e strumenti.
Non tutti hanno accesso a Facebook ed i "mi piace" lasciano il tempo che trovano, ci vogliono link precisi e l'uso di tutti gli strumenti a disposizione. Anche le mail (non tutti sono su Facebook ma quasi tutti hanno una mail che prima o poi scaricano).
C'è poi il passaparola. Altri hanno fatto usare il proprio portatile o tablet per far firmare persone che non hanno facile accesso ad internet o non sono pratiche delle procedure informatiche anche semplici.
Questa è una Petizione che può avere centinaia di migliaia di firme!
Affoghiamo di pagine i tavoli del Ministero del Lavoro, costringiamoli a non poterne più, continuando ad inviare firme e poi continuando e continuando ancora.
Fino a quando? Fino a che ce ne sarà bisogno.
Fino al giorno in cui un lavoratore autonomo potrà avere una malattia dignitosa anche se è una partita iva.
Anzi direi fino a che potremo finalmente togliere quel "anche se" perchè saremo lavoratori a tutti gli effetti.
Occorre continuare a far conoscere questa Petizione perchè 85.000 firme non sono nulla rispetto al potenziale bacino di interessati.
Tra le altre cose poi la Petizione ha già ampiamente dimostrato di essere firmata da una serie variegata di soggetti (tra cui anche molti lavoratori dipendenti!) e questo emerge in modo evidente dai commenti lasciati dai firmatari.
Questo vuol dire che i potenziali sottoscrittori sono moltissimi!!
Ogni volta che la Petizione ha avuto risonanza mediatica (in televisione, nei giornali, alla radio, nel web, con il passaparola), il contatore ha ricominciato a risalire. Questo vuol dire che ci sono ancora molte persone che non ne sanno nulla e che il solo venirne a conoscenza porta automaticamente moltissime firme.
Quindi?
Datevi da fare, diffondetela, ma variando canali e strumenti.
Non tutti hanno accesso a Facebook ed i "mi piace" lasciano il tempo che trovano, ci vogliono link precisi e l'uso di tutti gli strumenti a disposizione. Anche le mail (non tutti sono su Facebook ma quasi tutti hanno una mail che prima o poi scaricano).
C'è poi il passaparola. Altri hanno fatto usare il proprio portatile o tablet per far firmare persone che non hanno facile accesso ad internet o non sono pratiche delle procedure informatiche anche semplici.
Questa è una Petizione che può avere centinaia di migliaia di firme!
Affoghiamo di pagine i tavoli del Ministero del Lavoro, costringiamoli a non poterne più, continuando ad inviare firme e poi continuando e continuando ancora.
Fino a quando? Fino a che ce ne sarà bisogno.
Fino al giorno in cui un lavoratore autonomo potrà avere una malattia dignitosa anche se è una partita iva.
Anzi direi fino a che potremo finalmente togliere quel "anche se" perchè saremo lavoratori a tutti gli effetti.
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