Lo Statuto dei lavoratori autonomi è finalmente arrivato in Consiglio dei Ministri che ha divulgato il testo in un apposito comunicato stampa. Indubbiamente è un primo passo importante come hanno sottolineato diverse associazioni come Acta. Nella parte dedicata alla malattia, è scritto quanto segue......
- previsione della sospensione, senza diritto al corrispettivo, del rapporto di lavoro dei lavoratori autonomi che prestano la loro attività in via continuativa per il committente in caso di gravidanza, malattia e infortunio, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare;
- sospensione del versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi per l’intera durata della malattia e dell’infortunio fino ad un massimo di 2 anni, in caso di malattia e infortunio di gravità tale da impedire lo svolgimento dell’attività lavorativa per oltre 60 giorni;
- previsione di una specifica misura di tutela contro la malattia in base alla quale, i periodi di malattia certificata come conseguente a trattamenti terapeutici di malattie oncologiche, sono equiparati alla degenza ospedaliera
Rispetto al nulla totale di sicuro è grasso che cola, ben 2 richieste della Petizione "Diritti e tutele per i lavoratori autonomi che si ammalano" sono state accolte, ma prima di gridare vittoria mi limiterei a manifestare soddisfazione per una "prima vittoria". Vuol dire che un percorso per la tutela della malattia ai lavoratori autonomi è stato intrapreso, cominciamo a vedere qualcosa di scritto nero su bianco. Ci sono ulteriori proposte di legge che remano in quella stessa direzione (vedi le mosse della deputata Tiziana Ciprini del M5S e del deputato Vincenzo d'Arienzo del PD) ma.....
dovremo capire bene nel tempo cosa succederà in Parlamento e risolvere una serie di contraddizioni e di ulteriori vuoti legislativi che permangono pericolosissimi:
dovremo capire bene nel tempo cosa succederà in Parlamento e risolvere una serie di contraddizioni e di ulteriori vuoti legislativi che permangono pericolosissimi:
- aspettiamo di capire meglio quale prezzo occorrerà pagare per quella rateizzazione dei contributi congelati e se un tumore verrà tassato con more per il ritardo dei pagamenti;
- il punto uno non riguarda un sacco di professionisti che non hanno con i loro clienti rapporti così continuativi e lunghi (ed in ogni caso bisogna capire nel frattempo quei lavoratori di cosa campano)
- andate a chiedere ad un artigiano o ad un commerciante se grida vittoria visto che non ha diritto a niente di tutto questo ed evidentemente la sua malattia ed i suoi tumori sono diversi;
- andate a chiedere ad un professionista della gestione separata che, dopo anni ed anni di lavoro e contributi versati, ha avuto la fortuna di ammalarsi dopo 1 anno di calo del lavoro (e conseguente riduzione dei contributi versati) spiegategli perchè non ha diritto a richiedere l'indennità di malattia o la degenza ospedaliera (vedi la lista completa delle richieste della Petizione)
Detto questo, hip hip hurrà, per ora.... e che Dio ce la mandi buona e senza vento.
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