lunedì 29 settembre 2014

Tetta vera e tetta finta: quando la mastectomia parla della vita

Da quando mi sono operata di cancro al seno ho notato un fenomeno curioso. Le persone che lo vengono a sapere tendono a focalizzare lo sguardo sulla tetta vera, la dx, credendo che sia quella la tetta operata, gli cade l'occhio proprio lì e ignorano l'altra, la sx, quella con la freccia nella foto. Strana dinamica direi, visto che invece è quest'ultima ad essere stata svuotata della sua ghiandola mammaria per poi subire la deliziosa procedura di posizionamento di una protesi/espansore semidefinitivo sotto il pettorale (felicissimo di essere stato scollato). Ma cerchiamo di capire il perchè di questa strana inversione tettifera.....
Ho già descritto in altri post le caratteristiche della mia tetta bionica. Riassumendo ha una misura in più (direi una seconda piena) mentra l'altra è una prima scarsa. E' sodissima, ritta e svettante. Essendo spostata in alto e lateralmente, da vestita sembra anche più grossa di quello che è. Conclusione, tette strabiche e asimmetriche.
L'altra? L'altra è vera, autentica, morbidosa, soggetta alla forza di gravità, più piccola, da vestita "apparentemente" più bruttina.
Curioso, eh? La tetta vera non è perfetta, come i prodotti del mio orto che sono tutti un pò stortarelli, magari c'hanno anche il baco e le lumache ne vanno ghiotte, ma sono buonissimi. La tetta manipolata invece parrebbe fantastica, ma sotto manco c'è più, almeno ......la ghiandola mammaria è andata, rimangono originali pelle e capezzolo che però non son più come prima. Pelle con minore sensibilità, capezzolo bellino ma inchiodato e stecchito.
Siccome il reggiseno a volte mi dà fastidio e comunque ho smesso da un pezzo di imbottirlo nella coppa della tetta vera, l'asimmetria, soprattutto se vesto leggera ed estiva, un pò si nota. Ecco perchè l'occhio altrui parte facile.

Questa cosa mi ha fatto pensare a quanto parallelismo c'è tra tutto questo è la vita. Anche nella vita di tutti i giorni è un pò così, le cose più vere e autentiche è difficile che siano straperfette e bellissime. Nell'autenticità c'è un pò di "stortura", quel tanto che basta per far apparire qualcosa veramente bello. Quelle, invece, che appaiono perfette, sotto sotto viene fuori che sono frutto di una costruzione in qualche modo artificiale.
Vero è che è decisamente impossibile trovare qualcosa di "puro" in questo mondo, intatto, naturale al 100%, autentico ed incontaminato. Dal preciso momento in cui sei nella realtà ti troverai a gestire mille variabili intervenienti di tutti i generi, da quelle spirituali e culturali a quelle più materiali. Quindi forse non ha nemmeno senso parlare di tette autentiche versus tette artificiali. Ma è anche vero che tutto ha un limite, pure il ragionamento filosofico e ritornando alla grezza realtà io, per ora, ho una tetta morbida piccola ed una più grande dura come il marmo. E questo è quanto.

3 commenti:

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  2. anche io ho un'asimmetria simile alla tua, ma intendo farmela sistemare. Avevo un bellissimo seno prima che mi venisse toccato dalla mastectomia da una parte e dalla mastopessi dall'altra. (A me piace di più la morbidezza del tuo seno naturale, sarà che ho l'occhio clinico per le tette rifatte.)

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  3. Stesso effetto le mie: nuova tonda, lucida, tesa, antigravitazionale (idem mia pelle e mio capezzolo, espansore dopo mastectomia da fine ottobre), ma poco sensibile, rigida un po per il muscolo e un po per l'espansore, bitorzoluta a effetto salame lungo la cicatrice. Vecchia morbida, tenera, coccolabile ma che rende a scendere verso il centro della terra e che probabilmente inizia anche a risentire un po della cura antiormonale perché sembra piu vuota. Da spogliata davvero inguardabili, viste insieme. Ma ho fiducia nel chirurgo. E da vestita posso non spiegare niente a nessuno. E continuo a ripetermi (e ci credo davvero) che per fortuna il carcinoma era in una parte che si è potuta levare tutta; che per fortuna mi hanno salvato l'esterno; che per fortuna nei protocolli c'è già tutta questa procedura ricostruttiva. psicologicamente aiuta vedersi "normali". ��

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