domenica 19 maggio 2019

Dopo di loro: morte, disabilità, solitudine e... lavoro autonomo

Il rapporto tra lavoro autonomo e caregiving non è nuovo per Afrodite K. Non è nuovo perchè ha già parlato in passato di ciò che succede quando una partita iva, soprattutto se è un lavoratore indipendente freelance, pur non ammalandosi direttamente si trova ad assistere un familiare in difficoltà (vedi "Quando i lavoratori autonomi sono caregiver e la malattia colpisce i loro cari"). Questo argomento non è nuovo, infine, anche perchè io stessa ci sono passata accompagnando mia madre negli ultimi mesi della sua vita con un tumore al polmone inoperabile. Di storie come la mia o quella di Francesca ce ne sono tante. Oggi Afrodite K racconta quella di Roberta e chiede che la sua voce non rimanga inascoltata.

Ecco l'appello di Roberta:

Sabato 18 maggio 2019 è morta mia mamma, dopo mesi di dignitosa sofferenza.
Mesi in cui ho cercato di starle vicino il più possibile, per quanto ho potuto. I lavoratori indipendenti lo sanno tutti bene. Devono essere sempre sul pezzo, performanti, al massimo delle loro potenzialità, nel pieno delle loro energie.
Perché a galla un lavoratore autonomo ci rimane solo così.
Ma la vita arriva con le sue prove a tutti noi, indipendentemente dal lavoro che facciamo (o non facciamo). Arriva spesso senza chiedere permesso o dare preavvisi in modo che ci possiamo preparare. Arriva e picchia forte.
Ecco perché esistono gli ammortizzatori sociali e le forme di protezione e tutela del lavoratore in caso di difficoltà serie.
Peccato lo Stato si sia dimenticato dei lavoratori autonomi per queste forme di diritto e tutela.

Chi mi conosce bene lo sa, sono una che non si è mai fatta spaventare dalla vita e dalle sue prove. Una di quelle donne che gli altri definiscono "toste".
Ci sono però occasioni, come questa, in cui la propria forza e il cipiglio da "lottatrice" va messo sullo sfondo per lasciare spazio alla richiesta di aiuto.
Perché la fragilità e la sua ammissione diviene lo strumento per aiutare se stessi ma soprattutto coloro che contano su di te.

Mamma è morta lasciando un figlio disabile al 100% che viveva con lei e che su di lei contava per tutto.
Adesso mio fratello, può contare solo su me.
Io però sono una lavoratrice autonoma freelance e non ho nessuno strumento di garanzia o di diritto per assisterlo (nè ne ho avuti per assistere mia madre nei mesi della sua malattia).
Mio fratello economicamente conterà su una piccola pensione e su me.
Per la sua pensione ci vorrà un po’ di tempo prima che possa essere riconosciuta ed effettivamente erogata, almeno 6/7 mesi estendibili fino a quando i tempi della burocrazia saranno maturi.
In questo periodo, quindi, Manuele per il 90% dipenderà economicamente da me.

Per questo chi vuole ricordare la mamma oppure chi conosce le difficoltà dei lavoratori autonomi in caso di malattia dei propri cari e vuole contribuire, non lo faccia con un fiore...ma con una "Donazione per suo figlio”.

Il Conto Corrente da utilizzare, visto che Manuele è disabile al 100%, è quello mio, che subentrerò alla mamma nella funzione di aiuto e supporto
Puoi farlo tramite:
Bonifico Bancario intestato a Roberta Papi - Banca Intesa San Paolo, IBAN:  IT08N0306914312000000012315
PayPal: www.paypal.me/dopodiloro 
Ogni euro frutto della raccolta sarà utilizzato per i bisogni di Manuele dei prossimi mesi a partire dalle imminenti bollette (mostrerò il rendiconto delle spese a chiunque lo chieda).

Per chi non desidera fare transazioni online o non se la sente di aderire a questa iniziativa, in alternativa, per ricordare mamma, può fare una donazione all’associazione per le cure palliative “La Farfalla onlus”, per cui verrà allestito un apposito punto di raccolta durante la funzione funebre. Le esequie di mamma verranno celebrate lunedì 20 Maggio alle ore 10,00 presso la Chiesa di S. Agostino a Massa Marittima per chi volesse salutarla in presenza.

Oltre tutto ciò mamma mi manca ad ogni respiro. Ma questa è un’altra storia.

“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.”  Eraclito

Roberta Papi

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