L'acquisto della casa, la perdita del posto di lavoro o una grave malattia sono 3 buone ragioni che consentono al lavoratore di riscattare prima del previsto i soldi versati nei fondi della previdenza integrativa (o complementare). Può essere un utile strumento per i lavoratori autonomi che avessero attivato un fondo pensione e si trovassero a dover gestire gli effetti economici devastanti di una malattia grave o prolungata. Afrodite K ha sfruttato questa opzione e condivide con voi il perchè ed il come....
Il decreto legislativo n.252/2005, che disciplina le forme di previdenza per l'erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio pubblico, nell'articolo 11 (comma 7) definisce che:
Gli aderenti alle forme pensionistiche complementari possono richiedere un'anticipazione della posizione individuale maturata:
a) in qualsiasi momento, per un importo non superiore al 75 per cento, per spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a se', al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche. Sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati ad imposta, e' applicata una ritenuta a titolo d'imposta con l'aliquota del 15 per cento ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali;
b) decorsi otto anni di iscrizione, per un importo non superiore al 75 per cento, per l'acquisto della prima casa di abitazione per se' o per i figli, documentato con atto notarile, o per la realizzazione degli interventi di cui alle lettere a), b), c), e d) del comma 1 dell'articolo 3 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, relativamente alla prima casa di abitazione, documentati come previsto dalla normativa stabilita ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449. Sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati ad imposta, si applica una ritenuta a titolo di imposta del 23 per cento;
c) decorsi otto anni di iscrizione, per un importo non superiore al 30 per cento, per ulteriori esigenze degli aderenti. Sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati ad imposta, si applica una ritenuta a titolo di imposta del 23 per cento;
d) le ritenute di cui alle lettere a), b) e c) sono applicate dalla forma pensionistica che eroga le anticipazioni.
a) in qualsiasi momento, per un importo non superiore al 75 per cento, per spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a se', al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche. Sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati ad imposta, e' applicata una ritenuta a titolo d'imposta con l'aliquota del 15 per cento ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali;
b) decorsi otto anni di iscrizione, per un importo non superiore al 75 per cento, per l'acquisto della prima casa di abitazione per se' o per i figli, documentato con atto notarile, o per la realizzazione degli interventi di cui alle lettere a), b), c), e d) del comma 1 dell'articolo 3 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, relativamente alla prima casa di abitazione, documentati come previsto dalla normativa stabilita ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449. Sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati ad imposta, si applica una ritenuta a titolo di imposta del 23 per cento;
c) decorsi otto anni di iscrizione, per un importo non superiore al 30 per cento, per ulteriori esigenze degli aderenti. Sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati ad imposta, si applica una ritenuta a titolo di imposta del 23 per cento;
d) le ritenute di cui alle lettere a), b) e c) sono applicate dalla forma pensionistica che eroga le anticipazioni.
Ha invece diritto a riscattare il 100% del capitale, in qualunque momento, chi è colpito da un infortunio o da una malattia che provoca una invalidità permanente superiore al 66%.
Chi ha la sfortuna di perdere il posto di lavoro, per qualsiasi ragione, può riscattare il 50% del capitale maturato dopo 12 mesi dalla data licenziamento oppure anche immediatamente, se l'azienda ha avviato delle procedure per mettere in mobilità i propri dipendenti in esubero. Il restante 50% dei soldi accumulati nei fondi pensione (più i rendimenti) può essere invece incassato dal lavoratore non appena il periodo di disoccupazione si protrae per più di 4 anni.
Tutto questo però non riguarda chiaramente il lavoratore autonomo che non può usufruirne anche se nella sostanza non fatturare equivale a perdere momentaneamente il posto di lavoro.
Tutto questo però non riguarda chiaramente il lavoratore autonomo che non può usufruirne anche se nella sostanza non fatturare equivale a perdere momentaneamente il posto di lavoro.
La documentazione da fornire al fine dell’erogazione dell'anticipo è:
- la certificazione medica, rilasciata dalle strutture pubbliche competenti che attesta lo stato di malattia grave
- tutte le fatture/ricevute delle spese mediche sostenute.
Io la procedura l'ho provata su un piccolo gruzzoletto accumulato (molto piccolo in quanto con l'aumento vertiginoso dell'aliquota Inps applicata alla gestione separata, pagare i premi assicurativi è diventato da molti anni assolutamente insostenibile e quindi il mio fondo pensione è lì fermo che non cresce da un bel pò).
E' stato piuttosto semplice. Sono passata dall'assicurazione a firmare la domanda, ho fornito l'IBAN del mio conto bancario personale ed il file con tutta la documentazione delle spese sostenute e scannerizzate (non conviene stampare nulla visto che l'assicurazione deve inviare le scannerizzazioni alla casa madre).
Ho dovuto compilare e far firmare dal mio medico curante (andar in giro per l'ASL ad identificare l'ufficio giusto sarebbe stato troppo complicato) il format fornitomi dall'assicurazione, modulo che soddisfa la richiesta di una "certificazione medica, rilasciata dalle strutture pubbliche competenti che attesta lo stato di malattia grave". Tutta la documentazione medica, infatti, non basta, neppure l'attestazione di un tumore.... mah.
La domanda è partita formalmente il 17 novembre 2015 ed ho ricevuto l'avviso della mia banca per il bonifico arrivato sul mio conto il 4 dicembre 2015. Attesa totale: 18 giorni.
L'importo accreditato è stato di 1409,09€ (quello lordo di 1.829,99€ con tassazione Irpef di 420,90€).
Praticamente tutte le spese documentate sono state riconosciute. C'erano visite specialistiche a pagamento, una marea di trattamenti fisioterapici aggiuntivi a pagamento per le complicazioni post-chirurgiche della mastectomia, ticket vari soprattutto iniziali (precedenti all'esenzione 048 come paziente oncologica), esami che ho dovuto fare a pagamento perchè prenotarli al CUP avrebbe voluto dire aspettare mesi e mesi. Purtroppo poco e niente rispetto alle effettive spese sostenute per un cancro e soprattutto rispetto al fermo lavorativo, ma questo è quanto, la legge non permette di fare altro. Per il fermo lavorativo noi partite iva ci dobbiamo attaccare....
Il reale problema di tutta questa procedura è che non è possibile decidere una cifra x da chiedere come anticipo. La cifra è determinata solo dalle spese che hai sostenuto e che devono essere dimostrabili. Tradotto vuol dire che tu lavoratore autonomo puoi essere in grandissima difficoltà economica per una malattia grave, magari hai smesso di lavorare o sei stato fermo come me per quasi 1 anno, ma puoi farti anticipare solo le spese mediche che, chiaramente, rispetto al fermo lavorativo sono praticamente niente.....
In ogni caso ho deciso di condividere questa informazione perchè a me è stata molto utile visto che ho fatto un anno e mezzo di sciopero contributivo e quindi quell'anticipo rappresenta un piccolo aiuto per coprire il debito che ho con l'Inps.
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