Dopo gli sproloqui di un mese intero, l'ormai depressivo Ottobre Rosa (ma del resto dopo anni ormai di malainformazione ed inquietante manipolazione delle donne e della malattia), leggere un articolo così mi ha fatto godere non poco. Godere sì, quel godimento che è eros e non erotismo. Piacere autentico. Il sentirsi all'interno di qualcosa che ti rappresenta in pieno, che è bellezza, voce fuori dal coro e disobbedienza rispetto al tentativo di metterci dentro la scatolina "Breast Cancer Show" preparata e precostituita per tutte noi con l'implicita richiesta di adeguarci da brave donne, carucce ed obbedienti. A parlare è la chirurga senologa di Pavia Alberta Ferrari....
Alberta Ferrari è una donna davvero speciale con cui sono in contatto da un pò per un comune sentire riguardo alla deriva ormai conclamata che caratterizza il cancro al seno in tutti i suoi aspetti (informazione, prevenzione, ricerca, raccolte fondi, campagne di sensibilizzazione...).
Lo è diventata ancora di più quando ad ottobre 2015 ha accettato di entrare nel gruppo di donne di cui faccio parte promotrici della Lettera alla LILT ed al Ministro della Salute Lorenzin in merito alla Campagna Nastro Rosa 2015.
Alberta oltre ad essere una donna è anche una chirurga senologa (tra l'altro molto sensibile e preparata rispetto alla questione del cancro al seno nelle giovani con mutazioni genetiche). Vien da sè, quindi, che le sue riflessioni e la sua "scesa in campo" rispetto a questioni scottanti (sulle quali in genere i soggetti "istituzionali" preferiscono mantenersi prudenti, non pestar piedi a nessuno rimanendo su posizioni collaudate e legittimate) è da apprezzare in modo particolare.
Non sono la sola evidentemente a stimare Alberta visto che il Fatto Quotidiano, dopo la nostra Lettera che evidentemente un pò di acque le ha smosse, le ha recentemente proposto di diventare blogger con un suo spazio che si va ad aggiungere al suo Blog molto seguito Ferite Vincenti.
Godetevi quindi il suo splendido articolo "Tumore, il seno non è una cura" ricchissimo di spunti e riflessioni "fuori dal coro".
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