giovedì 23 febbraio 2017

Afrodite K partecipa alle consultazioni pubbliche sul Pilastro Europeo dei Diritti Sociali


Afrodite K ha partecipato alle consultazioni pubbliche sul Pilastro Europeo dei Diritti Sociali aperte fino al 31 dicembre 2016 compilando il questionario. Perchè una persona sana di mente decide di trascorrere così un weekend nel bel mezzo delle feste natalizie? Beh, perchè in questa iniziativa si accenna anche alla questione della tutela della malattia per i lavoratori autonomi ed Afrodite K nella compilazione ha cercado di sottolinearla il più possibile. Ma che cos'è questo Pilastro?.....

Il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali è stato annunciato dal Presidente Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Unione pronunciato al Parlamento europeo, il 9 settembre 2015. L'8 marzo 2016 la Commissione europea ha avviato un'ampia consultazione e ha presentato una prima stesura di massima di quello che dovrebbe diventare il pilastro europeo dei diritti sociali. Questa iniziativa fa parte del lavoro intrapreso dalla Commissione per costruire un’Unione economica e monetaria più profonda e più equa. L’iniziativa è destinata alla zona euro permettendo agli altri Stati membri dell'UE di aderirvi se lo desiderano. Il pilastro europeo dei diritti sociali si fonderà sull'acquis sociale dell'Unione integrandolo. Il suo scopo sarà orientare le politiche in una serie di settori essenziali per il buon funzionamento e l'equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale negli Stati membri partecipanti. I principi proposti non sostituiscono i diritti in essere, ma offrono un mezzo per valutare l’efficacia delle politiche nazionali sociali e per l'occupazione e, in futuro, ravvicinarle e migliorarle. Nel corso del 2016 la Commissione ha avviato un dibattito con le altre istituzioni dell’UE, con le autorità e i parlamenti nazionali, con le parti sociali, la società civile, gli esperti del mondo accademico e con i cittadini dell'Unione. I risultati di tale dibattito confluiranno nella fondazione del pilastro europeo dei diritti sociali che vedrà la luce all'inizio del 2017. Una volta definito, il pilastro diventerà un quadro di riferimento per vagliare la situazione occupazionale e sociale degli Stati membri partecipanti e guiderà il processo di riforma a livello nazionale. In termini più concreti il pilastro fungerà da bussola per orientare la rinnovata convergenza all’interno della zona euro.

Nello specifico ecco cosa sottolinea il Pilastro rispetto alla questione della malattia dei lavoratori autonomi:
"......Una  sfida  fondamentale  per  l'accesso  dei  lavoratori  alle  prestazioni  nei  periodi  di malattia, consiste nel garantire un'adeguata sostituzione del mancato guadagno e una durata sufficiente del congedo di malattia con la corresponsione di prestazioni, contenendo al contempo i costi entro  livelli  sostenibili.  Per  le  malattie  di  lunga  durata  sussistono  ulteriori  problemi, poiché occorre  evitare  che  le  persone  passino  alle  prestazioni  di  invalidità  e  garantire  un  accesso adeguato  alla  riabilitazione  nonché  il  reinserimento  nel  mercato  del  lavoro.  Sia  il  dialogo sociale, conformemente alle prassi nazionali, che la legislazione dovrebbero svolgere un ruolo nel  disciplinare  il  diritto  al  congedo  di  malattia  e  al  mantenimento  del  salario  o  alla corresponsione di prestazioni durante la malattia.........
...... Per quanto riguarda le prestazioni di malattia, tutti gli Stati membri prevedono la possibilità di usufruire  del  congedo  di  malattia  con  la  corresponsione  di  prestazioni  di  malattia  per  i lavoratori  con  contratti  standard.  Tuttavia,  i  lavoratori  con  contratti  atipici  e  i  lavoratori autonomi  sono  in  prevalenza  esclusi  dalla  copertura  obbligatoria"

Per approfondire le informazioni in italiano sul Pilastro Europeo dei Diritti Sociali clicca QUI.
Descrizione dettagliata del testo in italiano del Pilastro.


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