martedì 18 giugno 2019
Meno fiocchi rosa e più realismo sul cancro al seno: le parole di Monia
Monia Zoccarato è una delle 12.000 donne che ogni anno in Italia muoiono di cancro al seno (di quella malattia che pare sia praticamente sconfitta a forza di mammografie preventive, giusto?).
La voglio ricordare così con ciò che ha scritto poco meno di 1 anno fa...
Perché ognuno è padrone degli occhiali con cui guarda la realtà, e se li sceglie. L'importante è non convincersi poi che siano gli unici e che ci diano della realtà l'unica vera rappresentazione.
Quasi tutti i media insieme alla maggior parte delle associazioni e dei medici danno del tumore al seno una raffigurazione assolutamente limitata, stereotipata e spesso anche scorretta dal punto di vista strettamente medico.
Aggiungo quindi a questi occhiali che rischiano di distorcerla non poco, le parole di Monia.... e il mio abbraccio più sincero... anche ringraziandola per il coraggio che ha avuto nel parlare nonostante fosse in ben altre faccende affaccendata.
"Ho fatto, per un periodo di tempo, parte di un gruppo social sul tumore al seno, si, perché per chi non lo sa, per me tutto è partito da là! Quando tutto andava bene e mentre ne ero parte, mi confortavano tante storie di tante splendide donne con i miei stessi problemi, con le mie stesse paure, con le stesse domande...poi le cose x me si son complicate e ho preferito uscire dal gruppo, lo vedevo come un vortice che mi riportava sempre allo stesso posto con la mente, ma...inevitabilmente...le amicizie si erano già radicate, quindi, comunque con molte si rimane in contatto, quindi, inevitabilmente, le notizie, soprattutto quelle brutte arrivano!!!
Sapete, i fiocchini rosa non salvano la vita...
Sapete, i cuoricini condivisi non salvano la vita...
Sapete, non tutti si salvano con un tumore al seno...no, non tutti...
Mi viene il nervoso, per l'ennesima volta..."beh dai sei stata fortunata che ti è venuto al seno, ora ti operano e sei a posto"
Ma a posto un par di ciuffoli!!!!!!
Non si parla mai di chi sviluppa una recidiva...
Non si parla mai di chi sviluppa una metastasi!!!!
METASTASI: cellule impazzite del tuo corpo che non si fermano al seno, no, ste stronzette decidono di andare in vacanza, fanno la valigia, indossano un bel cappello e un paio di occhialoni alla moda e partono!!!!
La loro meta preferita...le ossa, buchi in ogni dove, la colonna, il bacino, i femori...tutto diventa una sorta di groviera e anche il semplice girarsi nel letto può farti rompere.
Altra località turistica amata...i linfonodi, e da lì prendono anche voli diretti per fegato, polmoni, cervello...
Ecco a questo punto, lo si capisce, la brigata in gita turistica scopre luoghi che non vuole più lasciare...si stabilizzano tutti, prendono bene posto...e restano lì, intanto si prendono pezzetti sempre più grandi...
"Quando finisci le cure?" ..."Mai!"
È un mai detto a denti stretti, è un mai pieno di odio per questa malattia, alla quale impari anche a parlare, lunghi monologhi interiori per convincere a non avanzare troppo e troppo velocemente, un mai consapevole che, a meno di un miracolo, a cui io credo fermamente e x cui prego, prego, prego, a meno di un miracolo, dicevo, ti porterà a viverla per sempre così la tua vita...vita che ad ogni metastasi nuova cala la sua durata, diminuisce proporzionalmente a quanto cresce il numero di lesioni...
E allora, bisognerebbe foderare le città delle foto di tutte le donne che...dopo aver sentito "dai sei fortunata, ti è venuto al seno", sono volate in cielo dopo aver combattuto una battaglia di fratture, vomiti, flebo e vita negata!!!
Bisognerebbe...." Monia Zoccarato
Le città forse non le riusciamo a tappezzare Monia, ma i social sì stanne certa!
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