giovedì 15 agosto 2019

Cancro: tra battaglia e disperazione ci sono anche altre strade


Ecco...un'altra persona muore.
Per malattia, per incidente, perché si muore.
E come tutti coloro che in questi ultimi anni si sono allontanati dal proprio corpo, anche NADIA TOFFA mi lascia un insegnamento, un'opportunità per ricordarmi (se ormai ce ne fosse bisogno, ma in fondo ce n'è sempre perché la dimenticanza e l'oblio su questi temi è sempre in agguato) che esiste la malattia, la sofferenza e la morte.
Questa volta la vocina dentro mi sussurra di ricordarmi e ricordare che ci sono tante strade.
Nadia, come molti del resto, almeno dal punto di vista mediatico, è stata portatrice di quella più quotata, quella del reagire alla malattia ed alla morte con il piglio guerriero e la bandiera del pensiero positivo, dell'apertura, del sorriso, sempre.
Poi c'è l'altra via. Quella mesta, chiusa nella cupa disperazione, quella del pensiero negativo, veicolata nell'immaginario da chi non "regge" il colpo, da chi è più debole e la forza di lottare non ce l'ha.
Tutto questo nel mio sentire rischia di farci dimenticare che ci sono altre possibilità.
Soprattutto ce n'è una terza. Quella di attraversare il dolore fisico e mentale (che c'è, è una realtà, non ce lo raccontiamo...) senza annegare nella sofferenza. Attraversarlo e magari mostrarlo (con qualche sorriso in meno e un po' di sano realismo in più) rimanendo nel proprio intimo sereni.
Ecco sì, la terza via, quella del dolore sereno e non rabbioso. Davvero la sento come la mia strada, non mi riconosco nelle altre.
Grazie Nadia per avermelo ricordato.

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