Quella dei lavoratori autonomi e dei professionisti colpiti da patologie gravi come il cancro oppure malattie prolungate e degenerative, è davvero lunga e tortuosa. Ma da quando si ammalò Afrodite K nel 2013, tanti piccoli passi sono stati compiuti (vedi le tappe della battaglia).
Anche AIMAC (Associazione Italiana Malati di Cancro), come promesso ad Afrodite K, nell'11esima versione del 2014 della sua Guida ai diritti del malato di cancro, aveva introdotto un piccolo trafiletto per i "Lavoratori autonomi e professionisti". Trafiletto molto scarno a quei tempi.
Nella nuova versione uscita a luglio 2018 viene invece fornita qualche indicazione in più che tiene conto delle novità legislative introdotte.
Questa nuova edizione ha inteso far conoscere i miglioramenti contemplati dalle norme sul lavoro agile (smart working) e da quelli previsti dal cosiddetto Jobs Act degli autonomi.
Un altro piccolo passo visto che il problema maggiore dei lavoratori autonomi che si ammalano è quello di "non esistere" da un lato per lo Stato (che si ricorda di loro solo quando deve spolparli con le tasse) ma nemmeno per se stessi, perché molte partite iva non conoscono neppure i pochi, pochissimi diritti che hanno in caso di malattia.
Rimane ancora molto da fare però. Troppi lavoratori autonomi sono rimasti fuori dai miglioramenti introdotti: Afrodite K continua a ricevere richieste di aiuto da tantissimi commercianti ed artigiani e anche da molti professionisti degli ordini. In Italia ad oggi i diritti dei lavoratori colpiti dal cancro sono assolutamente frastagliati in una miriade di norme, regolamenti e vincoli diversi. La serenità in caso di malattia è ben lontana dall'essere considerata un diritto fondamentale nonostante gli articoli della nostra Costituzione.
Ricordiamo che i diritti e le tutele menzionati sono sanciti da norme legislative pienamente vigenti e che tutti i soggetti deputati a veicolare informazioni in merito (Inps, patronati, strutture sanitarie pubbliche, associazioni di volontariato) sono tenute a diffondere e fornire un’adeguata assistenza nel rispetto dei diritti dei malati. Storie come quelle di Giulia non sono ammissibili.
Per consultare la Guida AIMAC intera clicca qui.
Per leggere i consigli di Afrodite K ai lavoratori autonomi che si ammalano clicca qui.
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