lunedì 26 agosto 2024

Afrodite K oggi: come prosegue il mio viaggio dopo un cancro al seno

 


Sono trascorsi 11 anni dalla diagnosi di tumore al seno nell'estate 2013. Tenendo conto degli eventi che si sono succeduti, degli incontri, delle scelte e dei cambiamenti, potrei dire che questi anni equivalgono a una vita intera. E non mi riferisco solo alla parte più pubblica e visibile, quella della battaglia civile per i diritti dei lavoratori autonomi che si ammalano gravemente, ma a tanto tanto altro ancora......
Come scriveva il poeta Antonio Machado, il cammino si fa con l'andare. E rimangono solo scie ed orme dietro di sè...

Hai contribuito a modificare una legge in parlamento! 
Sì, ho fatto la mia parte, non c'è che dire. Le cose che ho fatto sono state talmente tante che per ricordarmele tutte ho dovuto ordinarle in una LISTA. Sono felice per tutte quelle persone che in futuro potranno beneficiare dei miglioramenti nella tutela della malattia per gli autonomi. Ma le leggi sono per definizione imperfette, vanno e vengono. Il significato di quello che ho fatto va oltre l'aspetto legislativo. Il messaggio più bello che sono stata davvero onorata e grata di veicolare come fossi uno strumento nelle mani di qualcosa di più grande di me, va molto oltre i risultati parlamentari. Fare ciò che senti giusto. Farlo e basta senza legare questo a dei risultati. Questo è il vero messaggio che sento di aver lasciato dietro di me.

Oltre i fiocchi rosa
Forse questa è un'attività meno visibile ma ugualmente importante che, insieme ad altre donne attiviste, porto avanti. Quando all'inizio ho avuto la diagnosi di tumore al seno anche io sono stata accolta automaticamente nelle grandi braccia rosa di una sorta di "macchina da guerra" che procede inesorabile con protocolli, stereotipi e prassi codificate. Pensarla diversamente e prima ancora rendersi conto che forse quei codici non fanno per te, è davvero difficile. Anche per una come me che ha sempre pensato con la sua testa. All'inizio ci son caduta come una pera cotta. Ma velocemente ne sono anche uscita e ho deciso di rappresentare un'altra voce, una voce da aggiungere al monologo rosa imperante. Scopri come qui: "Oltre il nastro rosa".

La mia salute? 
Domanda frequentissima. Fatta dai più con timida preoccupazione. Tutto bene vero? Perché ci mancherebbe...., dar notizie poco belle costringe a pensare alla sofferenza, alla malattia e alla morte. Cose che fanno poca audience e scardinano il mito della cancerina guerriera, tutte cose che è meglio ignorare, sul cui significato è bene non soffermarsi. Perché quando lo fai la tua vita poi cambia. E cambiare non è di moda e costa fatica. Sì, sì.... la mia cartella clinica per ora è ok, tranquilli. Vi terrò aggiornati per i prossimi decenni visto che in caso di tumore al seno ci vogliono circa 20 anni per essere considerate "guarite".

E il mio lavoro?
Forse è la cosa che si è stravolta di più. Dopo oltre 20 anni di formazione e consulenza per le aziende medio-grandi, in giro per l'Italia. Dopo una specializzazione e un'attività nel campo dell'apprendimento esperienziale che mi ha fatto conoscere come uno dei punti di riferimento in Italia per questo argomento..... è cambiato davvero tanto. Adesso la mia attività lavorativa è più che mai ancorata ai miei valori e alle priorità della mia vita (e alle mie pratiche personali). Ne è una traduzione quasi letterale direi. Sono a stretto contatto ormai da molto con i temi e le esperienze legate alla malattia e alla morte. Lo sono come paziente in follow up, come caregiver, come volontaria e come professionista. Ho sperimentato un lungo percorso formativo e di pratica che mi ha portato a diventare una Professionista e Insegnante di Reiki per diffondere questa tecnica giapponese anche e soprattutto tra chi si trova a gestire situazioni di malattia. Ho avuto modo, così, di supportare in modo integrativo molte donne attraverso le applicazioni del Reiki in caso di cancro al seno (se vuoi approfondire, contattami daniela.fregosi@ilreiki.it). Mi sono specializzata con il Master in Accompagnamento Spirituale nella Malattia e nel Morire, perché la malattia e il contatto con la morte insegnano a vivere una vita piena e ricca di senso. La mia attività principale adesso è praticare su di me quello che ritengo più importante e parallelamente insegnare ciò che conosco e utilizzo per me anche agli altri affinché possano fare al meglio il loro viaggio. 

Il mio mondo gattesco
gatti sono diventati 2. Anzi 3. Dopo Maypo, da molti conosciuto come Gandalf il Grigio, sono arrivati quel birba dello Stortino (arrivato e fermato stabilmente) e la seducente Natalina finita a portare un po' di sano yin in casa di mio padre e mio fratello.

Le persone 
Mamma mia! Tante, tantissime ne ho lette, conosciute e incontrate in questi anni. Ancora oggi ricevo regolarmente mail e telefonate da ammalati e loro caregivers. Persone incredibili. Tantissimi lavoratori autonomi: consulenti, commercianti, artigiani, agenti. Ma anche dipendenti pronti a spendere una parola di speranza ed a supportare Afrodite K. Moltissime donne. Pazienti impegnati nel loro viaggio, familiari preoccupati, membri di associazioni di malati. Dottori e dottoresse, alcuni (i più purtroppo) ingabbiati in codici comportamentali rigidi e lontanissimi dalla tanto auspicata personalizzazione della cura, altri (pochi) persone splendide che vanno "oltre". Politici, parlamentari e amministratori. E, infine, tanti giornalisti con alcuni dei quali sono nate delle belle amicizie.

Ma qualcosa è rimasto uguale?!
Forse l'unico punto fermo della mia vita è rimasta la mia amata Maremma con quella qualità di vita invidiata da tantissimi che porta molte persone a lasciare tutto per trasferirsi qua. Io qua ci sono nata e la gratitudine che provo per questo è davvero infinita.

Ma perché non scrivi un libro? 
Non so quante volte me lo sono sentito proporre.  Che vi devo dire, scrivere mi piace e non ho mai avuto  difficoltà a farlo. In questi anni  mi sono dedicata però più a vivere, sperimentare, fare e creare. Raccontare le avventure di Afrodite K non rientra nelle mie priorità. Se è così interessante qualcuno le racconterà per me...
PS In realtà poi un libro l'ho scritto, ma parla di tutt'altro!!

E ora? 
Adesso sono molto presa a vivere, sperimentare e apprendere ciò per cui esisto e son qui, senza lasciare inascoltata nessuna chiamata importante, senza rimpianti e lamentele, preparandomi a scendere in qualsiasi momento dal treno di questa vita per iniziare nuove avventure, altri giri di giostra. In una parola mi preparo ad andarmene perché, a mio avviso, questo è il miglior modo per essere, adesso (e per esserci stati).

1 commento:

  1. Grazie per il tuo Blog, niente succede a caso o oggi ti ho finalmente trovata e letta. Siamo esseri unici e non dobbiamo aver paura di viverci nonostante malattie e difficoltà. L'Essenza di ognuno deve essere lo sprono per esistere al meglio qui e in armonia. Simona

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