Arriva una bella notizia dall'European Cancer Patient Coalition (ECPC): la costituzione fresca fresca di una task force per tutelare i diritti dei malati di tumore. I malati di cancro in ciascun paese europeo hanno diritto ad eguali tutele e benefici giuridici ed economici per poter affrontare con forza e dignità la malattia e le innumerevoli ricadute socio-sanitarie causate anche dai trattamenti terapeutici antineoplastici. Le disparità di trattamento non sono accettabili ma, purtroppo, sono spesso una realtà che non può e non deve essere ignorata. Chissà, magari questa iniziativa porterà anche una maggiore attenzione e
maggiori tutele a quei pazienti oncologici che sono partite iva e
lavoratori autonomi.
Nel Legal Network for Cancer Patients (LNCP) ci sono ben 3 italiani: Maurizio Campagna, Roberto de Miro ed Elisabetta Iannelli.
Grazie
ad Elisabetta, vicepresidente dell'Aimac (Associazione Italiana Malati
di Cancro parenti e amici) e segretaria della F.A.V.O. (Federazione
Associazione di Volontariato in Oncologia), per la sua segnalazione ed
il suo impegno costante nel supportare la battaglia di Afrodite K.
L'iniziativa, coordinata da Dan Cimpoeru (membro del consiglio direttivo di ECPC), mira a creare una rete paneuropea di giuristi ed operatori del diritto che condivideranno le proprie competenze legali a beneficio dei malati di cancro su base volontaria e rafforzeranno il lavoro di lobbying ed advocacy di ECPC. Tra i primi obiettivi da realizzare: la creazione di una piattaforma online a disposizione degli avvocati di tutta Europa sulle diverse tematiche di rilevanza giuridica a tutela dei malati oncologici e dei loro familiari.
Altro rilevante impegno della LNCP è il monitoraggio dell'applicazione ed il controllo della conformità della legislazione nazionale degli Stati membri rispetto alla legislazione UE. E' bene sapere, infatti, che la "Salute pubblica" è regolata dall'art. 168 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ed è una competenza condivisa tra gli Stati membri e l'Unione europea. La legislazione europea deve essere recepita nel diritto nazionale degli Stati membri entro il termine stabilito dalla normativa, ma spesso accade che le autorità nazionali ne ritardino il recepimento o che non ne venga data adeguata attuazione.
Tra gli obiettivi della LNCP è anche la difesa dei diritti dei pazienti nei casi in cui la legislazione Ue sia violata da parte degli Stati membri e la condivisione dei risultati raggiunti in ambito giudiziario nazionale ed europeo relativamente a singoli casi aventi rilevanza di precedente giurisprudenziale cui far riferimento per controversie analoghe anche in paesi diversi da quello in cui è stata depositata una decisione giudiziale.
Il Network di legali costituito da ECPC contribuirà alla realizzazione di una vera e propria biblioteca della Salute online, nella quale verranno raccolti gli atti normativi vigenti nei diversi Stati membri, di maggior rilievo ed interesse per la tutela dei diritti dei malati oncologici. La documentazione, ove possibile, sarà tradotta in inglese, per renderla più facilmente accessibile, e sarà liberamente scaricabile dal sito di ECPC.
Il background professionale degli esperti di diritto verrà chiamato ad esprimere pareri e a svolgere funzioni consultive per il direttivo di ECPC al fine di documentare su base giuridica le scelte politico-strategiche ufficiali della Coalizione Europea sulle diverse tematiche rafforzandone, quindi, le scelte di campo in termini di advocacy. Il neoecostituito Legal Network è il primo nucleo di think tank per lo sviluppo di azioni congiunte a livello europeo e nazionale a tutela della dignità delle persone che hanno ricevuto una diagnosi di cancro affinché in ogni paese dell'UE siano rispettati i diritti universali della persona umana anche in termini di equità e di garanzia dell'accesso all'assistenza non solo sanitaria ma anche sociale.
Altro rilevante impegno della LNCP è il monitoraggio dell'applicazione ed il controllo della conformità della legislazione nazionale degli Stati membri rispetto alla legislazione UE. E' bene sapere, infatti, che la "Salute pubblica" è regolata dall'art. 168 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ed è una competenza condivisa tra gli Stati membri e l'Unione europea. La legislazione europea deve essere recepita nel diritto nazionale degli Stati membri entro il termine stabilito dalla normativa, ma spesso accade che le autorità nazionali ne ritardino il recepimento o che non ne venga data adeguata attuazione.
Tra gli obiettivi della LNCP è anche la difesa dei diritti dei pazienti nei casi in cui la legislazione Ue sia violata da parte degli Stati membri e la condivisione dei risultati raggiunti in ambito giudiziario nazionale ed europeo relativamente a singoli casi aventi rilevanza di precedente giurisprudenziale cui far riferimento per controversie analoghe anche in paesi diversi da quello in cui è stata depositata una decisione giudiziale.
Il Network di legali costituito da ECPC contribuirà alla realizzazione di una vera e propria biblioteca della Salute online, nella quale verranno raccolti gli atti normativi vigenti nei diversi Stati membri, di maggior rilievo ed interesse per la tutela dei diritti dei malati oncologici. La documentazione, ove possibile, sarà tradotta in inglese, per renderla più facilmente accessibile, e sarà liberamente scaricabile dal sito di ECPC.
Il background professionale degli esperti di diritto verrà chiamato ad esprimere pareri e a svolgere funzioni consultive per il direttivo di ECPC al fine di documentare su base giuridica le scelte politico-strategiche ufficiali della Coalizione Europea sulle diverse tematiche rafforzandone, quindi, le scelte di campo in termini di advocacy. Il neoecostituito Legal Network è il primo nucleo di think tank per lo sviluppo di azioni congiunte a livello europeo e nazionale a tutela della dignità delle persone che hanno ricevuto una diagnosi di cancro affinché in ogni paese dell'UE siano rispettati i diritti universali della persona umana anche in termini di equità e di garanzia dell'accesso all'assistenza non solo sanitaria ma anche sociale.
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