domenica 5 gennaio 2014

Il vostro tumore? Ogni tanto semplicemente, ignoratelo

Chi frequenta gli ambienti (virtuali e non) delle "cancerine" non può evitare di notare un atteggiamento ed un linguaggio molto diffuso che è quello correlato a rabbia ed odio verso il male che si è incontrato sulla propria strada. Il tumore viene chiamato il bastardo, la bestia, l'intruso, il verme, l'immondo. Di conseguenza le donne lottano contro di esso diventando guerriere e leonesse. Questa cosa qua io non l'ho mai sentita mia, fin dall'inizio, e per me non si tratta di lottare contro il cancro.

Per questo ho pensato di rinforzare l'Afrodite pensiero con questo bellissimo scritto che gira molto in internet:

"Avete dovuto soffrire per qualcuno che amavate, e ora lo detestate. Non crediate di liberarvi così di lui. Sia detestandolo che amandolo siete sempre legati a lui, perché l’odio è un legame potente quanto l’amore. Se volete liberarvi di qualcuno che vi tormenta e non volete più rivederlo, non detestatelo, siate indifferenti. Se lo detestate, vi attaccate a lui con legami inestricabili, sarete con lui incessantemente, avrete a che fare con lui per anni, per secoli, e continuerete a soffrire. È facile spezzare dei legami sul piano fisico, troncare ogni relazione con qualcuno, non vederlo più, divorziare, ecc. Ma i legami devono essere rotti anche sul piano astrale, e per far questo bisogna riuscire a non nutrire più alcun sentimento negativo. Ecco ciò che dovete comprendere se volete veramente separarvi da qualcuno. Benché il fatto di odiarlo dopo averlo amato presuppone una forma di rottura, l’odio è una forza che vi lega alla persona che odiate, esattamente come l’amore. Ovviamente il legame è diverso: l’amore vi porta determinate cose, mentre l’odio ve ne porta altre, ma ve le porta in modo altrettanto sicuro e potente quanto l’amore." Omraam Mikhael Aivanhov

Beh...interessante no? Non è forse vero anche per il rapporto che si ha con la propria malattia?
Nonostante sia impossibile ignorare del tutto il proprio tumore (perchè si fa sentire eccome), è anche vero che dargli continuamente energia, odiandolo, chiamandolo bastardo, brutta bestia o altro, ci lega anche di più a lui. La salute la amiamo forse? Se ce l'abbiamo, direi proprio di no. C'è, è lì e basta. Eventualmente la amiamo solo quando ci manca. 
La peggior cosa che si possa fare ad un tumore è usarlo e spremerlo come un limone. Tirando fuori da esso ciò che di positivo ha portato nella nostra vita (in realtà, un sacco di cose se ci pensiamo bene) ed ignorando il resto togliendogli energia. Se lo odiamo in toto, non solo butteremo via tutto di lui (pure le cose belle) ma lo legheremo ancora di più alla nostra vita.
Quindi, per favore, non chiamatemi guerriera.
Io non sto combattendo.
Sto solo cercando di vivere.

1 commento:

  1. Io non lo odio il cancro. E' solo una cosa che è successa e che devo affrontare, nel bene e nel male, giorno dopo giorno. Penso solo a vivere meglio che posso.

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