Daniela Fregosi vs. INPS: la causa legale, intentata con il pieno appoggio di ACTA Associazione dei Freelance presso il Tribunale del Lavoro di Grosseto, il 3 ottobre 2017 ha perso con sentenza di Primo grado. Ma la domanda è: questa battaglia ha perso o vinto?
Cosa abbiamo vinto.
Beh.... quello che ha rappresentato questa battaglia ed i suoi risultati sono sotto gli occhi di tutti, basta seguirne la storia e le varie tappe.
L’azione legale ha sin dal primo momento avuto un valore simbolico: era la punta di un iceberg fatto di tante iniziative. L’obiettivo principale di questa azione legale (uno tra i numerosi strumenti della battaglia di Afrodite K) è sempre stato quello di arrivare alla Corte Costituzionale attraverso la sentenza di un Giudice del Lavoro (non c’è altro modo per un singolo cittadino) sottolineando così l’illegittimità e incostituzionalità con cui viene gestita la malattia di un’intera categoria di lavoratori, quella degli autonomi.
Su questo fronte incassiamo una sconfitta. Ma sugli altri, più sostanziali?
La Petizione ha superato le 126.000 firme, 7 Regioni e 25 Comuni l’hanno approvata come mozione nelle loro amministrazioni, lo sciopero contributivo è durato un anno e mezzo, il crowdfunding ha raccolto 10.0000 euro e ha consentito di sostenere sciopero contributivo e azione legale. Ma la cosa più straordinaria è che alcune delle richieste della Petizione oggi sono legge.
Cosa non abbiamo ottenuto
L’Avvocato Lara Aranzulla ricorda che “la causa di Daniela era prima di tutto una questione di costituzionalità: ovvero mirava a ottenere, prima ancora di un esame nel merito della causa specifica, un approfondito esame di costituzionalità su alcune delle norme riferite al lavoratore autonomo, che poi nella pratica si traducono in Circolari INPS”.
Non abbiamo ottenuto la sospensione del processo con il rinvio alla Corte Costituzionale e avremmo potuto decidere di continuare, motivi giuridici ce n’erano. Ma la domanda che ci siamo fatti è stata: quante risorse, sia economiche che umane, avremmo dovuto impegnare per sostenere il ricorso, senza avere certezza di un esame accurato presso la Corte Costituzionale? Risorse che preferiamo impegnare verso azioni più concrete e capaci di dare risultati.
L’Avvocato Lara Aranzulla ricorda che “la causa di Daniela era prima di tutto una questione di costituzionalità: ovvero mirava a ottenere, prima ancora di un esame nel merito della causa specifica, un approfondito esame di costituzionalità su alcune delle norme riferite al lavoratore autonomo, che poi nella pratica si traducono in Circolari INPS”.
Non abbiamo ottenuto la sospensione del processo con il rinvio alla Corte Costituzionale e avremmo potuto decidere di continuare, motivi giuridici ce n’erano. Ma la domanda che ci siamo fatti è stata: quante risorse, sia economiche che umane, avremmo dovuto impegnare per sostenere il ricorso, senza avere certezza di un esame accurato presso la Corte Costituzionale? Risorse che preferiamo impegnare verso azioni più concrete e capaci di dare risultati.
Per questo abbiamo deciso di non proseguire l'azione legale.
Come continuare sulla strada di maggiori tutele
La prima iniziativa di Acta sarà destinare ad Afrodite K i fondi residui del crowdfunding: poco meno di 1.000 euro, dopo aver fatto fronte a tutte le spese legali, per continuare nella sua instancabile azione di informazione a chi si ammala gravemente.
La seconda iniziativa sarà l'ampliamento delle tutele in caso di malattie gravi. In particolare su due aspetti per incrementare la platea dei beneficiari dell’indennità di malattia, individuando le 3 mensilità di contribuzione su un arco temporale più ampio dei 12 mesi e ampliando la definizione di malattie gravi.
La battaglia di Afrodite K, di Acta e di tutti i lavoratori indipendenti quindi continua, anche dopo la vittoria ottenuta con il nuovo Statuto. Per una causa giusta e universale: l’equità di un nuovo welfare che non discrimini fra differenti lavoratori.
Un Grazie infinito a tutti coloro, che con il loro appoggio morale e/o materiale, sono saliti su questo treno in corsa (chi prima, chi dopo) e continueranno a seguirmi e sostenermi in questa avventura.
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RispondiEliminaBrava Daniela :-) Ti ho sostenuta, ti sostengo, e condivido la tua/vostra decisione di non intestardirsi in una lotta che probabilmente non porterebbe a nulla, ma di ripartire da ciò che hai/avete così faticosamente ottenuto per consolidarlo e migliorarlo. A te, ad ACTA, a noi tutti che ci sudiamo il lavoro giorno per giorno senza ancora avere gli stessi diritti dei lavoratori dipendenti, in bocca al lupo!!
RispondiEliminaCarissima Daniela, intanto COMPLIMENTI per i risultati raggiunti sul "raccolto" (firme, risorse, legge!).
RispondiEliminaLa storia ci insegna che una guerra è articolata in più battaglie, quindi armiamoci di impegno & volontà ed AVANTI alle prossime mete.
A te, la mia più incondizionata ammirazione e l'invito a proseguire. IO CI SONO !
Grazie.
Assunta D'Amore
Buongiorno, qualsiasi iniziativa che tenda all'eguaglianza di tutti é giusta e deve essere sostenuta. Speriamo che abbia successo! Saluti.
RispondiEliminaAnch'io, come chi mi ha preceduto con i commenti, sono piena di ammirazione per Daniela e le faccio i miei migliori auguri - sia per ciò che ha ottenuto con le sue lotte che per il futuro. Un abbraccio!
RispondiEliminaAgnes Duerrschnabel
non demordere!!! mai mollare!! piena solidarieta' e sostegno.
RispondiEliminaBrava Daniela e bravi coloro che l'hanno sostenuta e la sosterranno in questa battaglia.
RispondiEliminaGrazie a te. Laura
RispondiEliminaLe persone veramente grandi non sono quelle che detengono il potere,la fama o la ricchezza.Le persone veramente grandi sono le persone comuni come te, che non si arrendono mai di fronte alle avversità e che trovano perfino il coraggio e la compassione, in un momento così difficile, di lottare e condividere con gli altri il raggiungimento di questo obiettivo.Grazie di cuore per il tuo esempio.
RispondiEliminaCapisco quanta FATICA E STRESS hai dovuto sopportare per portare avanti questa causa stremante e qui "OGNI ONORE E GLORIA" e un GRAZIE dal profondo del cuore. Mi spiace un po xkè SEI L'UNICA, SEI TUTTI NOI. Rappresenti la salvezza, la nostra salvezza! Tu che hai avuto il coraggio di combattere da sola il Drago dell'ipocrisia e della malvagità CI HAI DONATO UNA SPERANZA, una bandiera sotto la quale raggrupparci per far valere la nostra dignità di lavoratori silenziosi. Credo che DIO ti dia ancora più forza e serenità di prima, e se vorrai ripartire noi siamo tutti con te! La strada è appena iniziata, ci vuole tempo per diffondere consapevolezza a quanti ancora non ti conoscono ma ho visto una luce nuova nei tuoi occhi, chissà... Un caloroso abbraccio, abbi fede!
RispondiEliminaDaniela sei una grande e io ti sostengo come una che si ammalò di tumore al seno anni fa.
RispondiEliminaVai avanti sempre cosi!
Grazie per la tua battaglia che è anche nostra !
RispondiEliminaGrazie Daniela per aver ampliato e promosso la tua battaglia a favare di una categoria di lavoratori che fino ad oggi non hanno il giusto riconoscimento sotto tanti punti di vista.
RispondiEliminaCombattiamo ancora!