Da quando ho deciso di non fare la terapia ormonale, essendo stata operata proprio di un carcinoma al seno ormono-recettivo, mantenere il peso corporeo sotto controllo è stata una delle mie missioni: il grasso corporeo, infatti, è una delle fonti di estrogeni. Del resto, poi, moltissimi studi hanno dimostrato la correllazione del tumore al seno con obesità, peso corporeo e movimento.
La cosa è iniziata casualmente a cavallo tra giugno e luglio 2014. Tra scoperta della pallina per autopalpazione, biopsia, convivente che sparisce, e preparazione per l'intervento, di botto ho perso circa 6/7 chili. Lo stress è stato tanto e più che altro su più fronti contemporaneamente. Poi era estate, il caldo, la pressione bassa (ne soffro da una vita), insomma ..... mangiare era l'ultimo dei miei desideri e proprio non m'ispirava in quel momento.
In realtà quei chili in più erano il risultato degli ultimi anni passati a negoziare un'alimentazione con il mio partner allontanandomi un pò da quelli che erano i miei bisogni, gusti e stile di vita (quando si convive non è facilissimo mantenere alimentazioni molto diverse e separarle, ti si complica un pò tutto il menage familiare) e forse anche frutto di un malessere più generale e di un'insoddisfazione in termini di vita di coppia. Il mio peso forma ideale è sempre stato 50 chili, quindi persi quelli in più, in realtà ero solo tornata ad essere me stessa. Peccato che gli stimoli per i quali c'ero riuscita, me li sarei anche risparmiati....
Da allora, ho aggiunto in più una vera e propria strategia: cercare di rimanere leggermente al di sotto del mio peso forma (sotto i 50kg) e cioè sui 48 chili. Perchè? Molti studi attestano il rapporto tra tumore al seno e peso corporeo (Fonte Salute Seno di D Repubblica 3 giugno 2014)
Dieta ed esercizio fisico possono fare davvero molto per le donne che hanno avuto un tumore al seno. A ribadirlo sono due nuovi studi dello Yale Cancer Center, presentati durante l’importante congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (Asco) in corso a Chicago. I due trial clinici internazionali – Lean e Hope – hanno infatti valutato l’effetto dei cambiamenti di stile di vita sui livelli di alcuni specifici biomarcatori presente nel sangue delle pazienti. Tra questi la proteina C reattiva (PCR), sostanza coinvolta nei processi di infiammazione cronica e collegata a un elevato rischio di recidive di carcinoma della mammella e a una mortalità più alta. Il primo studio, il cui nome è l’acronimo di Lifestyle Exercise, and Nutrition, ha coinvolto 97 donne obese o in sovrappeso (con un indice di massa corporeo superiore a 25) operate per un tumore al seno. Le pazienti sono state divise in due gruppi: metà ha seguito un intenso programma di esercizio fisico e counseling alimentare studiato per aiutarle a perdere peso, mentre alle altre è stata consegnata una brochure sull’importanza di uno stile di vita sano. Dopo sei mesi dall’inizio dello studio, i ricercatori hanno analizzato i livelli di proteina C reattiva presente nel sangue delle pazienti. Quelle che avevano seguito il programma hanno dimostrato una diminuzione media del 30% nei livelli di PCR. Non solo: in chi ha perso oltre il 5% del peso corporeo, sono anche diminuiti i livelli di altre molecole che influenzano la prognosi del tumore al seno, come l’insulina (meno 22% in media) e la leptina (meno 38% in media), mentre i livelli della proteina C reattiva sono scesi in media del 55%. Lo studio Hope (acronimo di Hormones and Physical Exercise) ha invece preso in esame 121 pazienti operate al seno e in terapia adiuvante con gli inibitori dell’aromatasi, farmaci specifici per le donne in menopausa e con un tumore sensibile agli ormoni femminili (vedi il dossier sulle terapie). Anche in questo caso metà delle pazienti ha seguito un programma di allenamento che prevedeva almeno due ore e mezzo di esercizio fisico moderato a settimana; la restante metà non ha seguito alcun allenamento, ed è servita da controllo. Dopo 12 settimane, le donne del primo gruppo hanno mostrato in media una diminuzione del peso corporeo di circa il 3%, e una riduzione della proteina C reattiva del 6%.
Ed io come tengo sotto controllo il mio peso?
- Il primo strumento è sicuramente l'alimentazione con il mio protocollo. In sintesi: dolci e zuccheri vari praticamente nulla, niente cibi confezionati e morti, molta verdura soprattutto cruda (con grande utilizzo di succhi vivi realizzati con l'estrattore), frutta, preparazione e consumo di germogli, cereali senza glutine ed a basso indice glicemico, niente carne, molti legumi, poco pesce e uova.....Mi ritrovo con molta energia addosso ma pochissime calorie morte. Così non s'ingrassa manco a volerlo.
- Il secondo strumento che utilizzo è la cyclette. Mi sono procurata una vecchissima cyclette usata e me la sono posizionata nel salone dove ho lo studio in casa. Mi sparo 60 minuti di cyclette, tutte le volte che posso. Quando pernotto fuori casa per lavoro o esco la sera, salto. Ma in linea di massima la media settimanale rimane buona (almeno dalle 3 alle 5 volte). La cyclette l'ho posizionata in modo strategico davanti al pc, in questo modo mentre pedalo mi posso guardare video o streaming (oppure ascoltare musica) ed il tempo vola che è un piacere.
- Ho poi ripreso a fare trekking e quindi ogni tanto ho delle splendite uscite domenicali in mezzo alla natura.
Adesso mi mantengo tra i 48 ed i 50 kg (massimo) e sto benissimo. Forse un pò troppo magra nel busto, ma quello lo sono sempre stata di costituzione. Qualche costola mi spuntava anche prima quindi non è cambiato moltissimo anche dopo la malattia.
Quello che non avevo previsto era invece l'impatto delle azioni per il contenimento del peso sul mio umore e sul mio benessere psicologico.
L'essere malati è già di per sè una condizione che influenza profondamente l'immagine che si ha di se stessi ed il proprio umore. Vivere invece la condizione di paziente oncologico sentendosi e vedendosi "in forma", aiuta non poco.
Unico neo....... Mi rendo conto che le persone che conoscono la mia situazione e che mi guardano da fuori appaiono un pò perplesse. Qualcuno lo esterna verbalmente, qualcuno no, ma l'associazione magrezza-malattia-cancro-morte prende via che è un piacere.
Tranquilli, ad oggi, per una quasi 47enne operata di tumore sono decisamente in forma, nessun mezzo piede nella fossa per ora :)
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