Una delle domande più frequenti che Afrodite K riceve rispetto alla battaglia che sta portando avanti ed alla Petizione "Diritti ed assistenza per i lavoratori autonomi che si ammalano" è "sì, ma di preciso cosa chiedete?". Ecco quindi la lista delle richieste e delle proposte che la Petizione rivolge al Presidente del Consiglio ed al Ministero del Lavoro da oltre un anno....
Questa battaglia non è solo una protesta lagnosa contro le ingiustizie che partite iva, professionisti, lavoratori indipendenti devono sopportare in caso di malattia grave o prolungata.
Ecco le richieste precise che vengono elencate all'interno della Petizione:
Ecco le richieste precise che vengono elencate all'interno della Petizione:
Chiediamo che venga rispettata la Costituzione Italiana (nei suoi articolo 3-32-38-53) e la recente risoluzione del Parlamento Europeo) per dare anche agli autonomi la possibilità di una malattia dignitosa visto che sono lavoratori e contribuenti come gli altri.
Nello specifico chiediamo:
Nello specifico chiediamo:
- Indennità di malattia che copra l'intero periodo di inattività (i 61 giorni massimo in un anno concessi alla gestione Separata Inps sono ovviamente ridicoli in caso di patologie gravi e prolungate);
- Indennità di malattia a chi abbia un minimo contributivo all’INPS di almeno 3 annualità nel corso della sua intera vita lavorativa (e non solo negli ultimi 12 mesi perchè questo penalizza chi ha versato per una vita ma nell'ultimo hanno, prima di ammalarsi, ha avuto la sfortuna di lavorare di meno);
- Ridefinizione delle indennità economiche su valori che siano effettivamente sostitutivi del reddito (80% del reddito per la malattia ospedalizzata e 30% per quella domiciliare), usando come parametro il reddito percepito prima della malattia;
- Indennizzo economico che permetta l'equiparazione tra malattia e degenza ospedaliera in caso di terapie invasive (chemio, radio etc);
- Riconoscimento della copertura pensionistica figurativa per tutto il periodo della malattia;
- Possibilità di sospendere e congelare tutti i pagamenti (INPS, IRPEF....), che saranno poi dilazionati e versati a partire dalla piena ripresa lavorativa (e senza l'applicazione di more perchè non si può tassare una malattia);
- Esclusione "certa" dagli studi di settore e non sulla base del buon senso (contando solo sul fatto che, se chiamati dall'Agenzia delle Entrate basti un certificato medico)
- aliquota altissima del 27,72% (e la Legge Fornero prevede l'aumento al 33,72%) più di ogni altra cassa;
- esiste già un'indennità di malattia e di degenza ospedaliera (nessuno quindi può obiettare "ma cosa volete che la malattia nemmeno la pagate" come nel caso di artigiani e commercianti).
Nessun commento:
Posta un commento
Stai commentando come utente anonimo o con il tuo account Google. Consulta la Privacy Policy