Per la seconda volta il Presidente della Regione Toscana interviene sulla tutela della malattia per i lavoratori autonomi. Già il 12 maggio 2014 Enrico Rossi aveva creato le condizioni per un appuntamento a Firenze tra Afrodite K e l'Assessorato al Diritto alla Salute anche se ribadiamo che non si tratta di una questione risolvibile dal Sistema Sanitario Nazionale quanto piuttosto dal Ministero del Lavoro. Oggi, su sollecitazione di Afrodite K, il Presidente della Regione Toscana si fa ancora vivo....
Afrodite K scrive:
"Gentile Enrico Rossi,
vista la sua attenzione alla battaglia per il riconoscimento di una tutela ai lavoratori autonomi colpiti da malattia grave o prolungata, la aggiorno sugli ultimi sviluppi.
Attualmente la Petizione "Diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano" sta raggiungendo le 80.000 firme
Dopo il primo Comune d'Italia (Grosseto) ad approvare un odg su questo argomento, anche la Regione Puglia si è ispirata al testo della Petizione.
vista la sua attenzione alla battaglia per il riconoscimento di una tutela ai lavoratori autonomi colpiti da malattia grave o prolungata, la aggiorno sugli ultimi sviluppi.
Attualmente la Petizione "Diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano" sta raggiungendo le 80.000 firme
Dopo il primo Comune d'Italia (Grosseto) ad approvare un odg su questo argomento, anche la Regione Puglia si è ispirata al testo della Petizione.
Per ben due volte la questione è arrivata in audizione alla
Commissione Lavoro della Camera
ma anche al Senato.
Il Ministero del Lavoro è da tempo a conoscenza della cosa e
continua a far finta di nulla:
Il Consiglio Regionale Toscano rimane ancora "appeso" in attesa della discussione ed approvazione di una mozione.
Sottolineando che la questione interessa più le politiche del lavoro che l'assistenza sanitaria, tutti i lavoratori autonomi, toscani e non, le sarebbero grati se anche dalla Toscana partisse un pressing verso il Governo centrale."
Il Consiglio Regionale Toscano rimane ancora "appeso" in attesa della discussione ed approvazione di una mozione.
Sottolineando che la questione interessa più le politiche del lavoro che l'assistenza sanitaria, tutti i lavoratori autonomi, toscani e non, le sarebbero grati se anche dalla Toscana partisse un pressing verso il Governo centrale."
Daniela Fregosi in arte Afrodite K
La voce dei lavoratori autonomi che si ammalano....ma non solo
Ecco la risposta di Enrico Rossi:
"Gentile signora Fregosi,
ho letto con attenzione la sua lettera e anche i testi che lei mi ha suggerito. Prima di tutto vorrei esprimerle tutta la mia stima non solo per il modo in cui ha affrontato e ora gestisce – come lei stessa scrive - il tumore ma anche per la battaglia che sta portando avanti a favore di tutti quei lavoratori autonomi colpiti da malattie invalidanti a cui non vengono riconosciuti i diritti fondamentali.
Ritengo che per affrontare questa condizione sia indispensabile una legge nazionale che assicuri una sorta di reddito minimo garantito per l’arco di tempo necessario alle cure. Il professionista, quando è impossibilitato a lavorare poiché costretto a sottoporsi a cure, dovrebbe poter contare su un’entrata economica sostitutiva.
Non possiamo non tener conto che il mondo dei professionisti sta cambiando volto: oggi è attraversato da una profonda crisi che colpisce particolarmente i più giovani che spesso volgono questa attività in condizione di reale precarietà. Ciò rende ancor più necessario l'intervento sia della politica che del governo. In particolare modo, per il delicato aspetto che lei ha portato alla mia attenzione.
La Regione Toscana sta provando a fare la sua parte: a breve sarà formalizzato l’ingresso dei rappresentanti dei soggetti professionali nel tavolo di concertazione della Regione. Un mondo, il vostro, che rappresenta una fetta importante del tessuto economico e produttivo della Toscana e che ha aiutato la nostra regione a reggere all'urto della crisi e ad arretrare meno rispetto ad altre realtà del nostro Paese deve prendere parte al tavolo di concertazione.
Condivido quindi la sua iniziativa e la invito a scrivere ai Parlamentari eletti in Toscana affinché Governo e Parlamento possano confrontarsi su questo tema che, anche per le dimensioni che ha assunto, è di grande attualità.
Le rinnovo i miei auguri per il suo impegno e per la sua salute."
Con i miei più cordiali saluti, Enrico Rossi
ho letto con attenzione la sua lettera e anche i testi che lei mi ha suggerito. Prima di tutto vorrei esprimerle tutta la mia stima non solo per il modo in cui ha affrontato e ora gestisce – come lei stessa scrive - il tumore ma anche per la battaglia che sta portando avanti a favore di tutti quei lavoratori autonomi colpiti da malattie invalidanti a cui non vengono riconosciuti i diritti fondamentali.
Ritengo che per affrontare questa condizione sia indispensabile una legge nazionale che assicuri una sorta di reddito minimo garantito per l’arco di tempo necessario alle cure. Il professionista, quando è impossibilitato a lavorare poiché costretto a sottoporsi a cure, dovrebbe poter contare su un’entrata economica sostitutiva.
Non possiamo non tener conto che il mondo dei professionisti sta cambiando volto: oggi è attraversato da una profonda crisi che colpisce particolarmente i più giovani che spesso volgono questa attività in condizione di reale precarietà. Ciò rende ancor più necessario l'intervento sia della politica che del governo. In particolare modo, per il delicato aspetto che lei ha portato alla mia attenzione.
La Regione Toscana sta provando a fare la sua parte: a breve sarà formalizzato l’ingresso dei rappresentanti dei soggetti professionali nel tavolo di concertazione della Regione. Un mondo, il vostro, che rappresenta una fetta importante del tessuto economico e produttivo della Toscana e che ha aiutato la nostra regione a reggere all'urto della crisi e ad arretrare meno rispetto ad altre realtà del nostro Paese deve prendere parte al tavolo di concertazione.
Condivido quindi la sua iniziativa e la invito a scrivere ai Parlamentari eletti in Toscana affinché Governo e Parlamento possano confrontarsi su questo tema che, anche per le dimensioni che ha assunto, è di grande attualità.
Le rinnovo i miei auguri per il suo impegno e per la sua salute."
Con i miei più cordiali saluti, Enrico Rossi
Lettera interessante, non ho ben capito cosa farà la Regione Toscana però.......
In ogni caso, già il fatto, che si degni di rispondere, nella giungla dell'indifferenza imperversante dei politici e del Governo, è tutto grasso che cola. Quindi tanto di cappello.
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