Prosegue incessante la raccolta delle firme per la Petizione "Diritti e assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano". Ecco altri commenti dei firmatari tra gli oltre 38.000 che hanno aderito fino ad ora: "Perché tutti i cittadini italiani devono essere uguali,
indipendentemente dalla forma giuridica del lavoro che scelgono di
intraprendere!" Silvia de Carli
"Libera professionista con partita Iva.Ho 61 anni sono stata operata di
tumore all'ovaio. La chemioterapia mi quasi portato alla morte, tant'è
che non ho ultimato i cicli, sono stata costretta a chiudere la mia
attività. Per l'Inps oggi non ho diritto a nulla. Vivo con la pensione
d'invalidità che non è sufficiente neppure a pagarmi una
bolletta.............." Rosa Mastromattei di Terracina
"Lavoratrice autonoma "costretta" perché non è stata una mia scelta. Da
anni che la paura di ammalarmi di qualcosa di serio. So che tutti i
lavoratori autonomi single condividono questa paura, quella di doversi
affidare alla carità di familiari e amici. Spieghiamolo anche a quei
geni dei nostri politici, tanto a loro lo stipendio chi glielo tocca...." Martina di Renzo di Saronno (VA)
"Ultimamente sono stato male....nella gravità della mia malattia, da lavoratore dipendente, ho potuto almeno conservare la serenità di poter disporre, pur non lavorando, di un reddito certo che mi consente anche di curarmi in attesa di poter tornare al lavoro. Contemporaneamente, un mio amico, titolare di un bar, ha subito un ictus. Visti i tempi e le difficoltà economiche della sua attività, ha rinunciato persino a curarsi ed è tornato a lavorare il giorno seguente....così non và.....sono d'accordo con questa petizione !!!" Salvatore Cosenza
"Ultimamente sono stato male....nella gravità della mia malattia, da lavoratore dipendente, ho potuto almeno conservare la serenità di poter disporre, pur non lavorando, di un reddito certo che mi consente anche di curarmi in attesa di poter tornare al lavoro. Contemporaneamente, un mio amico, titolare di un bar, ha subito un ictus. Visti i tempi e le difficoltà economiche della sua attività, ha rinunciato persino a curarsi ed è tornato a lavorare il giorno seguente....così non và.....sono d'accordo con questa petizione !!!" Salvatore Cosenza
"Vivo la situazione lavoratore p.iva, sperando di non ammalarmi, perche'
non esistono diritti, ne malattia ne pensione ne ferie ne permessi ne
potere contrattuale...l'inps ci 'preleva' parte del compenso, non ci
sono ritorni. Non c'è dignita' . Solidarietà e ammirazione per Daniela" Paolo Ruberto
"Perchè ero una lavoratrice autonoma,ma ho l'endometriosi che è cronica e
ti svena così ho dovuto chiudere la partita iva e ora mi addanno come
lavoratrice occasionale a 7,50 euro l'ora" Claudia delle Donne di Roma
"Nel 2007 ho subito un grosso intervento ortopedico; 65 giorni di gesso a
letto più due mesi di riabilitazione; sono tornata a lavorare con 2
mesi di anticipo imbottendomi di antidolorifici perché come autonoma in 4
mesi non ho visto un euro! Inoltre rischiavo di perdere il mio giro di
clienti" Cristina di Leo
"Anche io sono un fantasma (per lo Stato) con partita iva, ma invece quando dobbiamo pagare le tasse torniamo visibili." Alberto Biaggiotti
"Perché anche io sono una lavoratrice autonoma e ho avuto problemi di
salute (intervento di conizzazione utero) e ho dovuto tenere chiusa la
mia attività e non ho potuto nemmeno fare convalescenza. Dopo una
settimana dall'intervento ho dovuto riaprire per non perdere i clienti." Luana Molino di Torino
"Perchè ho avuto un ictus mentre lavoravo con collaborazioni occasionali e
contratti a progetto. E' stato un anno devastante, nessun tipo di aiuto
dallo stato ma solo dai familiari più stretti che per fortuna avevo e
che in ogni caso non sono persone paerticolarmente abbienti!" Donatella Barbuio
"Abbiamo accolto in questi anni molte donne imprenditrici costrette a
mettere da parte il lavoro durante la malattia senza nessun aiuto se non
unassicurazione privata che non tutte possono permettersi.complimenti
per l'iniziativa" VIOLA associazione di volontariato
"Gli autonomi non hanno neanche gli occhi per piangere, siamo in serie d e
ci considerano primi in classifica, e se ti becchi un tumore devi
scegliere se morire di fame e curarti o morire di tumore e lavorare.
... La vita è piena di scelte, ma a te non ne viene data alcuna" Daniela Villani
SAREBBE UNA BELLA VITTORIA PER GLI AUTONOMI FARSI RICONOSCERE UN'INDENNITA' IN CASO DI MALATTIA
RispondiEliminaPROMOVIAMO UN REFERENDUM
Magari bastasse la pura esistenza di un'indennità di malattia! Noi partite iva della gestione separata ne sappiamo qualcosa. L'indennità esiste ma è ridicola, piena di vingoli e restrizioni, quindi, in caso di patologie serie o di lunga durati ci fai davvero poco, senza contare quanti in realtà non sanno neppure dell'esistenza di questa possibilità perchè i canali informativi sono farlocchi. Ma non molliamo, continuate a diffondere la petizione!!!
RispondiEliminacome si fa a firmare?
RispondiEliminaC'è il link comodo comodo all'inizio del testo di questo post oppure il banner in alto a sinistra in ogni pagina del blog
Eliminasono la moglie di un artigiano edile .... abbiamo 3 bambini, un mutuo. Vivo nell'angoscia, prego che non gli succeda nulla, saremmo in mezzo ad una strada a noi non ci pensa nessuno ...
RispondiEliminaSicuramente sarà così Lucia, sii ottimista. Io intanto continuo questa battaglia, cerchiamo di cambiare qualcosa nelle leggi affinchè gli autonomi non debbano vivere nel terrore di ammalarsi!!!
EliminaPerché non riesco a firmare?
RispondiEliminaoggi sono entrate molte fime quindi il server di change.org funziona bene.....: https://www.change.org/it/petizioni/presidente-del-consiglio-diritti-ed-assistenza-ai-lavoratori-autonomi-che-si-ammalano
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