In qualsiasi battaglia è determinante capire chi è il
nemico. Lo diceva Sun Tzu ne “L’arte della guerra” (“una battaglia è già per
metà vinta se si conosce se stessi ed il proprio nemico”), lo dice il buon
senso. Lottare contro un falso nemico non solo è inutile (fosse solo questo….),
crea una dispersione di energie ed un’illusione di efficacia che invece manca.
Ci si sforza tanto e si è tranquilli perché crediamo che i nostri sforzi
saranno ripagati. La battaglia che la
nostra Petizione sta portando avanti non è la lotta dei lavoratori autonomi
contro i lavoratori dipendenti, che questo sia chiaro, a tutti, lavoratori,
istituzioni e….media (che spesso strumentalizzano le informazioni).
Quando un lavoratore autonomo si ammala gravemente, il suo
nemico non è il lavoratore dipendente. Né è vero il contrario.
Un tumore è un tumore, una patologia grave lo è a prescindere dal tipo di lavoro che fai, anzi, puoi pure essere disoccupato e non lavorare affatto. Una malattia è un dramma per chiunque e l’accesso alle cure è dovuto a tutti. Sarebbe gravissimo se non fosse così.
Un tumore è un tumore, una patologia grave lo è a prescindere dal tipo di lavoro che fai, anzi, puoi pure essere disoccupato e non lavorare affatto. Una malattia è un dramma per chiunque e l’accesso alle cure è dovuto a tutti. Sarebbe gravissimo se non fosse così.
Anche se qualche giornalista ha titolato che Afrodite K non
ha diritto alle cure, lei questo non l’ha proprio mai detto. Avrà pure una
tetta razzo farlocca, ma scema non è e disonesta neppure.
La questione è un’altra. Qua stiamo cercando di far
conoscere meglio a chi non ne ha esperienza le condizioni di moltissimi
lavoratori autonomi che una volta ammalati, iniziano ad avere enormi problemi
di conciliazione malattia/lavoro che sono abbastanza tipiche proprio delle
partite iva.
E questo purtroppo avviene da subito, non dopo un po’ quando
sono terminati i diritti di base iniziali in caso di malattia. Sin dal primo
giorno non guadagnano più, sin dal primo giorno continuano a pagare tasse ed
acconti (alcuni addirittura indipendenti dal fatturato perché sono fissi).
I lavoratori autonomi stanno cercando di sfatare alcuni miti
che hanno nutrito da sempre l’immaginario collettivo. I lavoratori autonomi
guadagnano un sacco di soldi. I lavoratori autonomi sono evasori. I lavoratori
autonomi fanno quello che gli pare e sono liberi. I lavoratori autonomi possono
pagarsi le assicurazioni private e quindi si devono arrangiare con quelle.
I miti ed i pregiudizi nella società abbondano, pure i
lavoratori dipendenti, soprattutto quelli statali e parastatali, se li portano
addosso e dovrebbero sapere bene cosa significa essere identificati
schematicamente in una macrocategoria che azzera le differenze individuali e
annulla la realtà concreta.
Cerchiamo di ragionare con una mente più libera. La realtà è
più complessa di quella presentata e semplificata attraverso gli schemi
mentali.
Quando un lavoratore dipendente si ammala di cancro non è
certo tutto rose e fiori solo perché ha un lavoro fisso e leggi che lo
tutelano. A volte le leggi sono scritte sulla carta ma non applicate nella
realtà. A volte la malattia si prolunga e le tutele finiscono. A volte trovano
il modo di scaricarti ugualmente. A volte sei vittima di mobbing e ti fanno
vedere i sorci verdi anche se non muori di fame.
Insomma, ognuno ha le sue pene quando c’è di mezzo la
malattia.
Qua non si deve vincere il premio a chi sta peggio.
Questo è quello a cui ci vorrebbero portare, capite?
E’ una delle leggi del controllo sociale più vecchia ed
efficace. Far trovare a gruppi di persone frustrate ed arrabbiate per dei
diritti negati un falso nemico, possibilmente da identificare in un altro
gruppo frustrato ed arrabbiato. Così hai fatto bingo. Chi veramente dovrebbe
accogliere le richieste ed occuparsene, se ne tira fuori e fa scannare tutti
gli altri l’uno contro l’altro. Così poi non cambia niente, anzi i frustrati ed
arrabbiati dopo sono pure di meno perché qualcuno si perde per la strada.
Afrodite K però non ci sta, di battaglie se ne intende.
Quella di Mazinga Z è stata una grande scuola. E con lei molti lavoratori che
hanno capito che questo giochino della guerra tra poveri non funziona e non
porta da nessuna parte. Per questo la nostra Petizione continua ad essere
firmata anche dai lavoratori dipendenti. Per questo molti spiegano il motivo
della loro firma adducendo la difesa di diritti umani fondamentali. Per questo
nessuno vuole togliere diritti agli altri per poterne avere maggiori per sé.
Le battaglie si vincono con alleanza ed unioni, non
dividendo e frammentando.
La guerra è unica: i diritti del malato.
Le battaglie invece possono essere molte.
Questa è solo una. Giusto per rimettere un pò in pari tante
persone che sono rimaste davvero troppo indietro e questo non è più
tollerabile. Almeno i diritti di base, almeno quelli no, non si toccano e vanno
preservati.
Ecco perché Afrodite K è scesa in campo, un po’ acciaccata
da tante battaglie precedenti, da un malattia che l’ha provata molto e tuttora
le cosparge strada di scelte e di prove.
Ecco perché la sua vera guerra non è contro il cancro, il
cancro non lo ha scelto, il cancro lo gestisce e lo trasforma.
La sua vera battaglia è contro le ingiustizie che i
lavoratori autonomi devono sopportare quando si ammalano, come se non bastasse
la malattia di per sé.
Questa battaglia, invece, l’ha scelta. E molti altri insieme
a lei, tutti coloro che stanno firmando la petizione e desiderano migliorare la situazione
attuale.
PS Per lanciare questo messaggio, forte e chiaro. Per far
capire che non c’è scontro tra lavoratori autonomi e dipendenti sul tema della
malattia, Afrodite K il progetto VIDEO.
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